Le dichiarazioni di Ventura nell'immediato dopo partita prestano il fianco ad una critica interpretazione del modo di gestire il finale di campionato.

Ventura ha praticamente detto che la squadra ha sempre fatto bene, che se vince gli ultimi tre incontri si è meritata la promozione se no è giusto non salire direttamente.

Sembra quasi una contraddizione o forse dietro le parole si cela la preoccupazione di non farcela e quest'anno sarebbe veramente grave.

Certo i risultati delle dirette concorrenti non lasciano troppe certezze per i granata, ma solo lo sprone, si spera, di fare meglio di ciò che si è visto a Pescara.

Un Toro così troverebbe difficoltà anche nei play off perchè comincia a mancare la ... benzina; più volte abbiamo detto che nella lotteria di fine campionato conta di più la freschezza piuttosto che la tecnica e che perciò il Toro doveva cercare la promozione diretta.

Non è che tutto sia compromesso, certo è altresì che le prime sei della classifica hanno tutte le carte in regola per giocarsela.

Il prossimo impegno casalingo con il Sassuolo dovrebbe spianare la strada e scacciare i fantasmi: i tifosi ci credono, speriamo che i giocatori trovino la giusta concentrazione ed umiltà per fare il risultato ed il Mister la giusta formazione da mettere in campo.

Per ciò che riguarda la pertita di Pescara c'è poco da dire; la formazione di Zeman ha finalizzato il gioco brillante dopo soli undici minuti con Insigne, gioiello prezioso come Immobile che ha raddoppiato nel recupero della prima frazione di gioco.

La rezione timida del Toro non ha impensierito più di tanto il Pescara: solo Sgrigna ha ....... attentato alla vittoria dei padroni di casa.

Il triplice fischio di Giacomelli, arbitro dell'incontro, ha ufficializzato ciò che si era visto sul campo: Pescara pericoloso e arrembante, Toro timidamente annaspante.