Il 31 ottobre 1517 Martin Lutero affisse le 95 Tesi

La storiografia fissa in questa data l'inizio della Riforma Protestante.

Il 31 ottobre 1517, ben 506 anni fa, il monaco agostiniano Martin Lutero (nella foto a sinistra) si è recato alla Chiesa di Tutti i Santi, sede dell’Università di Wittenberg, e vi ha affisso sul portone 95 Tesi, con le quali ha tentato di smontare teologicamente il malcostume della vendita di indulgenze posta in essere da Papa Leone X.

Le 95 Tesi, riduzione di “Disputatio pro declaratione virtutis indulgentiarum”, nella realtà pare siano state inviate mezzo posta ai Vescovi della Germania e solo successivamente affisse, vista la mancata risposta di questi.

Ciò nonostante la storiografia considera il 31 ottobre 1517 come la data convenzionale in cui ha avuto i natali la Riforma Protestante.

La Chiesa Cattolica Romana ha sempre accusato Lutero di voler usare questo fatto come pretesto per porre in atto uno scisma ed infatti nell’aprile del 1521 venne convocato presso la Dieta di Worms, dinanzi all’Imperatore Carlo V, per abiurare le sue Tesi e tornare in linea col pontificato romano.

Lutero, com’era in uso in quei tempi, desiderava contrastare la vendita d’indulgenze discutendone con i teologi, sulla pubblica piazza, disputando di teologia, al fine di rimanere fedelmente ancorato alla Parola di Dio. Non gli è stata data occasione di farlo.

I frati dell’Ordine dei Predicatori (domenicani), da sempre apprezzati teologi e docenti di materie spirituali, non hanno accettato il confronto e si sono rivolti ai Vescovi tedeschi per chieder loro di prendere posizione contro il monaco agostiniano “dissidente”.

I Vescovi – pavidi allora come oggi – si sono rivolti al Papa per chiedergli di decidere sul da farsi. A Roma la cosa fu inizialmente derubricata come una disputa fra ordini religiosi in competizione. Nei Sacri Palazzi nessuno credeva che la cosa sarebbe mai andata avanti e dunque, almeno all’inizio, vi fu una sorta di noncuranza della questione.

Dopo un po’, però, visto che gli animi non si placavano, il Papa Leone X decise di diffidare Martin Lutero (e quelli che nel frattempo si erano uniti a lui nella disputa) e poi di procedere a Scomunica Papale.

Con la scomunica, il Papa, secondo il Codice di Diritto Canonico, “esclude lo scomunicato dalla comunità dei fedeli a causa di gravi e ostinate infrazioni alla dottrina riconosciuta”. In pratica il non essere d’accordo con la vendita delle indulgenze ha posto Lutero al di fuori della comunità dei battezzati.

In suo aiuto è accorso solo il Principe Elettore di Sassonia, Federico III “il Saggio”, che lo ha ospitato nel suo Castello di Wartburg e gli ha permesso di predicare, commentare e disputare le 95 Tesi nelle sue pertinenze.

In memoria di questi fatti nel mondo luterano si celebra da sempre il Giorno della Riforma (Reformationstag). Un tempo si teneva una pubblica adunanza il 31 ottobre – indipendentemente dal giorno settimanale in cui capitava. Nei tempi moderni, invece, la maggior parte delle Chiese Luterane celebra la commemorazione la domenica più vicina al il 31 ottobre e tale giornata viene chiamata Domenica della Riforma.

Durante la celebrazione, in cui il Pastore indossa paramenti di colore rosso – in ossequio allo Spirito Santo e al Martirio – viene cantato l’Inno “Forte rocca è il nostro Dio” (nella foto a destra) scritto da Martin Lutero stesso fra il 1527 e il 1529.

Noi di “Civico 20 News”, cogliamo l’occasione, per fare i nostri cari auguri ai tanti lettori di fede protestante, evangelica e riformata per questa loro giornata di memoria storica.

 

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Articolo pubblicato il 31/10/2023