Torino commemora i soldati di Stalin
Palazzo Civico

Marrone: "Libro nero del comunismo in regalo a Sindaco Fassino"

"Incredibile ma vero: a oltre vent'anni dalla caduta del Muro di Berlino Torino e' ancora sotto la Cortina di Ferro"

 

Così Maurizio Marrone, Coordinatore Vicario del PDL torinese e Consigliere Comunale, commenta la commemorazione del Comune di Torino in onore dei soldati sovietici morti in Italia nella Seconda Guerra Mondiale, organizzata in parallelo con la festività celebrata in Russia.

 

"Non bastano i milioni di morti accertati assassinati per il loro dissenso politico in URSS dal regime comunista, le chiese bruciate e le religioni proibite, le deportazioni di massa, i carri armati a Praga e Budapest, non basta aver scoperto la verità sugli eccidi commessi addirittura contro i partigiani bianchi come a Porzus o a Katyn, nulla e' sufficiente a fermare la nostalgia veterostalinista di questa Amministrazione comunale. Non mi vengano a dire che si stanno commemorando martiri della libertà, quando sappiamo tutti che si trattava di commissari politici mandati da una dittatura sanguinaria per tentare di annettersi l'Italia come già fatto con i Paesi dell'Est Europa. Andiamo a chiederlo agli anarchici e repubblicani massacrati in Spagna durante la Guerra Civile qual e' stato il contributo dell'URSS alla "liberazione" dell'Europa, ma la sinistra torinese non imparerà mai"

 

Con queste considerazioni Marrone conclude annunciando inoltre:

 

"Regalerò comunque una copia del Libro nero del comunismo al Sindaco Fassino per informarlo su cosa hanno combinato i sovietici nella storia del XX secolo. La speranza e' sempre l'ultima a morire".

 

 

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Articolo pubblicato il 10/05/2012