Il FAI apre le porte della Film Commission Torino Piemonte, a Torino

Nei locali dell’ex Lanificio Colongo, dalla produzione industriale alla fabbrica dei sogni

Negli ultimi anni ci siamo quasi abituati a vedere camion e furgoni per l’allestimento di riprese cinematografiche per le vie di Torino. Dietro a tutto questo si cela la Film Commission Torino Piemonte: un marchio di qualità, ormai famoso, al quale sabato 14 e domenica 15 ottobre 2023 il Fai ha dato un volto e un’immagine, aprendo le porte di quello che fu il Lanificio Colongo, sulle rive della Dora Riparia, fra Aurora e Vanchiglietta. Il lanificio cessa la produzione a fine Anni Sessanta; segue un lungo abbandono, il Comune ne decreta la demolizione, poi arriva la sorpresa, assai poco torinese: il suo recupero e destinazione a sede della Film Commission.

Nel cortile, quello che sembra un pozzo, era la base della ciminiera, a due passi dal Borgo del Fumo.

Con ingresso da via Cagliari 42, qui si svolgono casting, preparazioni, brevi riprese in interni. Per gli amanti del cinema è un luogo da vedere, per i torinesi una amena passeggiata in un giorno di sole, con un occhio alla Dora e uno alla collina che già si annuncia. E, una volta tanto, vetro e cemento moderni non stonano, risultano armonizzati nelle tramezze e nelle coperture di un edificio che ha fatto parte della grande storia della Torino industriale.

Operativa da settembre 2000, la Film Commission Torino Piemonte ha come primo scopo la promozione della Regione Piemonte e del suo capoluogo quali location e luoghi di lavoro per la produzione cinematografica e televisiva, attrarre sul territorio produzioni italiane ed estere e sostenere l’industria cinematografica e televisiva locale, dando dunque nuove opportunità di lavoro per chi opera nel settore.

Sono quasi 500 le produzioni realizzate in questi anni con il sostegno Film Commission Torino Piemonte. 

Film Commission Torino Piemonte, d’intesa con la Fondazione C.R.T., ha istituito il Premio "Set Torino Piemonte", riconoscimento che si propone di valorizzare le produzioni cinematografiche realizzate in Piemonte, attraverso un premio destinato a quanti - registi, attori, produttori - hanno scelto o stanno per scegliere Torino e il Piemonte come set per progetti importanti. Il riconoscimento annuale, attribuito in una cerimonia in novembre a Torino, attribuisce un premio in denaro a personalità del mondo cinematografico (nella prima edizione Dario Argento, Asia Argento e Marco Tullio Giordana; nella seconda Elio Germano, Luciana Littizzetto, Mario Martone, Fredo Valla).

Il progetto dell’edificio è del 1908, ad opera di Giuseppe Momo, progettista destinato a diventare un esperto di edilizia industriale, che si occupa della prima costruzione e dell’ampliamento dell’edificio, con l’annessione di una abitazione attigua nel 1912, e di un ulteriore ampliamento nel 1915.

Nell’insieme l’edificio è influenzato dall’art nouveau nelle decorazioni, ma risulta funzionale nell’organizzazione degli spazi interni.

Il Lanificio, con sede in corso Verona 57, dal 1966 cambia per breve tempo il proprio ramo di attività; poco dopo viene a cessare e gli Eredi Colongo cedono l’edificio al Comune di Torino in scomputo di oneri di urbanizzazione per uno nuovo stabile che intendono costruire altrove. 

Nel 1995 il Piano regolatore prevede la demolizione della costruzione, che non viene attuata; progetti successivi si indirizzano verso la riqualificazione del complesso, che diviene operativa nel 1999 con l’assegnazione dell’immobile alla Fondazione Film Commission Torino Piemonte. 

Nasce così La Casa dei Produttori, dotata di ogni struttura necessaria per le produzioni cinematografiche. Il progetto viene affidato allo Studio Baietto Battiato Bianco Architetti Associati. Il cantiere, aperto nel 2003, dopo diverse proposte e variazioni di progetto, si conclude nel 2008.

Tra i cartelloni delle realizzazioni effettuate, colpisce “Guerra e pace”, in parte realizzato nel 1956 alla Palazzina di Caccia di Stupinigi.

 

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Articolo pubblicato il 19/10/2023