Carlo Giovanardi fonda "Popolo e Libertā"

Una forza centrista, erede dei valori della DC.

Il cammino verso le prossime Elezioni Europee 2024 sta procedendo e sta facendo ritornare sulla scena politici che non si vedevano da un po’.

Uno dei nomi più in vista è sicuramente quello di Carlo Giovanardi, ex Ministro per i rapporti con il Parlamento del Governo Berlusconi.

Giovanardi, nel mese di settembre, ha dato vita a “Popolo e Libertà”, motivando così la sua scelta: “Vogliamo andare in senso inverso rispetto alla politica degli ultimi anni, che si è contrassegnata dalla disgregazione, quindi la nascita di tanti leaderini di partiti che hanno frantumato quella che è stata l’esperienza del “Popolo della Libertà”, nata grazie all’intuizione di Silvio Berlusconi, con l’unione di schieramenti di ispirazione liberale, popolare e cristiana. Il Centrodestra, in cui noi ci ritroviamo, che ha due forze sovraniste come “Fratelli d’Italia” e “Lega”, non ha forze a trazione popolare e liberale, come succede in Europa, e quindi con venti associazioni o partiti ci siamo riuniti in un unico partito che si chiama “Popolo e Libertà”, a richiamo di quella esperienza che si basava sulla democrazia, anche all’interno del partito”.

A quanto pare, Carlo Giovanardi prova a riproporre l’esperienza politica che è nota ai più come “Unione di Centro”, erede della corrente conservatrice della “Democrazia Cristiana”.

In effetti, oggi, nel Centrodestra quest’esperienza dal sapore democristiano non esiste e potrebbe dunque esserci spazio per un nuovo soggetto politico di tale orientamento.

Giovanardi, “vecchia volpe” politica, è convinto di aver avuto un’intuizione geniale e, in conferenza stampa, ha detto: “A primavera ci saranno le Elezioni Europee e il nostro obiettivo è quello di presentarci a questa tornata elettorale. Facciamo appello a chi si ritrova nei nostri valori, come Cateno De Luca, Giovanni Toti, Salvatore Cuffaro, a unirsi a noi”.

Appello che, al momento, non sembra suscitare grosse palpitazioni ma, si sa, in politica tutto può succedere.

In conclusione, l’ex ministro afferma: “Con questa esperienza, lo dicono anche i sondaggi, si potrebbe arrivare in doppia cifra, costruendo anche il baricentro della politica italiana che adesso manca. Manca quella componente politica del Centrodestra che noi rappresentiamo”.

Viste le nuove proposte che si profilano in controluce, seguiremo con attenzione gli sviluppi della campagna elettorale e vi terremo opportunamente aggiornati.

 

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Articolo pubblicato il 05/10/2023