Milano discrimina le persone con disabilità

Beppe Sala, "Partito Democratico", colpisce ancora.

Torniamo ad occuparci di disabilità, barriere architettoniche, discriminazione delle persone disabili, e pessima gestione amministrativa del PD milanese.

Il nostro giornale si è più volte occupato delle barriere architettoniche e dei disagi che queste provocano alle persone diversamente abili.

Oggi parliamo di Milano dove – a detta del comitato organizzatore del “Disability Pride 2013” – “esistono ancora troppe barriere architettoniche per una città che si dice moderna e inclusiva”.

Parole che andrebbero scritte a caratteri cubitali sul muro della Sala del Consiglio Comunale di Milano che perde tempo e soldi per sostenere la Lobby LGBT, i fruitori dell’Utero in Affitto, i proseliti della Teoria del Gender, … ma non fa nulla per i cittadini disabili che – al netto delle chiacchiere – pagano le tasse esattamente come gli altri!

Andrey Chaykin, Organizzatore del “Disability Pride 2013” meneghino, parlando con i giornalisti di “Milano Today”, ha dichiarato: “Esiste una cosa che si chiama P.E.B.A. (Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche). Molti comuni l’hanno adottato in questi anni, ma spesso resta una risorsa sterile, che non produce effettivi benefici per i cittadini disabili. Accade purtroppo anche, e ancora, a Milano, dove i mezzi pubblici sono spesso inaccessibili, e dove il gradino di un marciapiede spesso diventa un ostacolo insormontabile per chi è in carrozzina e vorrebbe essere autonomo”.

Queste dichiarazioni “fanno salire il sangue al cervello”. I comuni spendono milioni di euro in iniziative illogiche, impopolari e – non di rado – immorali ma poi, stranamente, non hanno risorse per abbattere quelle barriere che creano cittadini di serie a e cittadini di serie b. Una sola parola: vergogna!

Ma non è finita qui. Chaykin, che dimostra di conoscere perfettamente il tema, pone una domanda chiara e netta: “Perché per le grandi opere come Expo, o come le Olimpiadi nel 2026, si spendono milioni di euro, e invece per l’integrazione delle persone con disabilità si spende così poco?”.

La domanda può sembrare retorica ma, credete, non è così!

I milanesi sono arcistufi della leggerezza con cui il Dem Beppe Sala (nella foto a destra), Sindaco di Milano, amministra il capoluogo di regione della Lombardia.

Le chiacchiere stanno a zero.

L’Assessore Marco Granelli, che ha la delega alla Sicurezza del Comune di Milano, ci spieghi come mai Milano ha il record di multe per violazioni al Codice della Strada ma non investe tali soldi per abbattere le barriere architettoniche e rendere agile la vita di tutti i cittadini.

Torneremo certamente sul tema con la certezza che Beppe Sala e il “Partito Democratico” continueranno ad ignorare i cittadini disabili e a “far cassa” con le multe.

 

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Articolo pubblicato il 21/09/2023