Stop agli Euro5diesel. Il Governo blocca le paure del Piemonte
Pichetto Fratin

Le dichiarazioni del ministro Pichetto Fratin

Ieri il governo è riuscito a bloccare un’intricata matassa che prevedeva il blocco della circolazione delle auto sino a quelle classificate come euro5 diesel a Torino e in 76 comuni piemontesi a partire dal 15 settembre e sino al 15 aprile 2024.

Nel blocco sarebbero rimaste coinvolte oltre 300 mila vetture, con commercianti e artigiani immediatamente mobilitati. Il presidente Cirio aveva prontamente portato la questione al tavolo del governo, con il sollecito interessamento dei ministri Salvini e Pichetto Fratin.

Il Consiglio dei ministri ha così approvato il decreto Legge che rimanda il blocco all'1ottobre del 2024. "L’obiettivo più importante da raggiungere, nel più breve tempo possibile, era quello di scongiurare il blocco dei veicoli Diesel Euro 5 in Piemonte a partire dal 15 di settembre. Ci siamo riusciti ma la soluzione non era semplice e il risultato per nulla scontato, ha commentato il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin.

“È il risultato – aggiunge il ministro Pichetto Fratin – delle interlocuzioni avute nelle settimane scorse tra i ministeri competenti e le Regioni del bacino padano, principalmente con il Piemonte, che a seguito delle sentenze della Corte di Giustizia dell’Unione europea del 2020 e del 2022, aveva dovuto introdurre dal prossimo 15 settembre la limitazione della circolazione dei veicoli Euro5 nei comuni con popolazione al di sopra del 10 mila abitanti”.

“Il Governo – ha sottolineato il responsabile del MASE – è intervenuto con lo strumento del Decreto anche al fine di scongiurare una crisi sociale ed economica di famiglie e imprese senza tralasciare l’importanza degli impegni assunti con l’Unione europea che primi su tutti vanno incontro anche alla tutela della salute dei cittadini”.

Il decreto che gli uffici del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica hanno predisposto prevede:

1. La revisione e l’aggiornamento dei Piani sulla qualità dell’aria da parte delle Regioni che nel 2017 avevano firmato l’Accordo di Programma, al fine di riesaminare i contenuti dei provvedimenti adottati alla luce dei risultati già conseguiti di riduzione delle emissioni inquinanti.

2. Nelle more degli esiti di tali valutazioni, le misure di limitazione della circolazione di veicoli di categoria “diesel Euro 5”, possono essere attuate esclusivamente a far data dal 1° ottobre 2024 e in via prioritaria nei comuni superiori ai 30.000 abitanti, dotati di un’adeguata rete di trasporto pubblico locale e dove ci sono valori inquinanti alti che possono incidere sulla tutela della salute.

3. Facoltà che viene meno e che diventa un obbligo a partire dal 1° ottobre 2025, sempre nei comuni con le caratteristiche appena citate.

“Nella redazione del decreto – ha aggiunto il ministro Pichetto Fratin – si è tenuto conto delle criticità legate all’indisponibilità dei materiali necessari alla produzione di batterie di veicoli elettrici, in grado da assicurare una tempestiva sostituzione dei veicoli “Euro 5” e abbiamo verificato che la tempistica proposta, non confliggesse con gli obiettivi del Pacchetto UE “For 55%”. 

La regione Piemonte nel corso dell’anno aveva scelto di investire 470 milioni di euro sulle misure per i trasporti, l’efficientamento energetico, le green community, l’idrogeno. Oltre all’adozione di misure idonee a ridurre l’inquinamento che è bene ribadirlo, non è soltanto la conseguenza della circolazione delle auto. Il blocco degli Euro5 diesel, a detta dei tecnici dell’ambiente, risponde in gran parte a scelte ideologiche.

A metà agosto, quando la regione Piemonte aveva diffuso la notizia del blocco pressoché immediato degli automezzi, sia tra le aziende ed i cittadini in possesso di questi tipi di auto, emergeva la ferma volontà di non adeguarsi ad una misura ritenuta dai più assurda e foriera di gravissime conseguente per la nostra economia in un momento già di per sè difficile.

Torneremo quanto prima in argomento per illustrare le ulteriori misure che governo e regione intenderanno adottare.

© 2023 CIVICO20NEWS - riproduzione riservata

 

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 08/09/2023