Susa, inaugurata la mostra “Arte al castello”

Espongono l’acquerellista Mela Miscioscia, i fotografi Flavia Davì, Cristina Brunello e Paolo Barosso, i pittori Sergio Guercio, Giorgia Paolini, Silvia Saglietti, e Valerio Tonini, pittore e fotografo

Sabato 26 agosto è stata inaugurata a Susa, nelle sale del Museo Civico “Castello di Adelaide”, la mostra dal titolo “Arte al castello”, organizzata con il sostegno del comune di Susa, che fino al 10 settembre proporrà ai visitatori una selezione di opere fotografiche, pitture e acquerelli realizzati da otto diversi autori.

La mostra, allestita nel grande salone al piano terra del castello, è incentrata sul filo conduttore della “bellezza” di Susa, di cui ciascuno degli espositori ha dato una sua personale interpretazione, avvalendosi di diverse forme di espressione e comunicazione artistica.

Ispiratore e promotore dell’evento è Piero Sibille, segusino doc, mosso dal duplice intento di omaggiare la sua amata città, consegnando a un gruppo di pittori e fotografi il compito di rappresentarla secondo le loro differenti sensibilità, e di ricordare la figura del fotografo Franco Genero, alla cui memoria i visitatori potranno devolvere un’offerta in favore dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla.

La cerimonia inaugurale, preceduta dal saluto e dall’introduzione a cura di Pier Giuseppe Genovese, sindaco di Susa, ha visto poi l’intervento di Piero Sibille, che ha presentato gli autori delle opere esposte: l’acquerellista Mela Miscioscia, i fotografi Flavia Davì, Cristina Brunello e Paolo Barosso, i pittori Sergio Guercio, Giorgia Paolini, Silvia Saglietti, e infine Valerio Tonini, nella duplice veste di pittore e fotografo.

Cornice della mostra è il “castello di Adelaide”, maestoso edificio che oggi ospita le collezioni archeologiche e i reperti del Museo Civico, e che rappresenta un po’ la “summa” delle plurisecolari vicende storiche della città di Susa, protagonista delle opere realizzate dagli artisti in mostra.

Edificato in corrispondenza del sito dove si ritiene che, anticamente, sorgesse la residenza dei Cozi, dinastia di capi celtici che signoreggiava su un raggruppamento di tribù stanziate nei territori delle Alpi occidentali, il possente castello risale come fondazione al periodo altomedievale e ingloba le vestigia del Praetorium romano, visibili nel percorso archeologico allestito al piano terra.

La fortezza, con funzioni residenziali, appartenne ai marchesi arduinici di Torino, in particolare Olderico Manfredi e la figlia, Adelaide, comitissa di Torino, che si unì in matrimonio con Odone conte di Moriana e di Savoia e divenne suocera dell’imperatore Enrico IV di Franconia.

A seguito della disgregazione della marca torinese, seguita alla morte di Adelaide alla fine dell’XI secolo, l’antico castrum passò sotto il controllo dei Savoia che, secoli più tardi, alla metà del Settecento, ne promossero una radicale aggiornamento architettonico, in occasione del matrimonio di Vittorio Amedeo III con l’infanta di Spagna Maria Antonia di Borbone, lasciando sopravvivere del periodo medievale, come tracce più evidenti, le belle bifore e le caditoie che ancora ne caratterizzano l’aspetto esterno.

 

La mostra sarà visitabile fino al 10 settembre nei giorni e negli orari di apertura del Museo Civico “Castello di Adelaide”: il venerdì, il sabato e la domenica dalle ore 10 alle 13 e al pomeriggio dalle ore 14 alle 18.

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Articolo pubblicato il 30/08/2023