Meloni al Cdm: "Una manovra seria e prudente, no agli sprechi. Si sta avviando l’anno delle “grandi riforme”. Il superbonus? una truffa allo Stato'

Approvato anche lo stato di emergenza per alluvioni maggio-agosto 2023

L’elenco delle tante emergenze capitate in estate ed utilizzate anche impropriamente dai giornali e dalle opposizioni, ha trovato eco nel consiglio dei ministri convocato ieri dal Presidente del consiglio Giorgia Meloni.

All’odg era previsto un decreto legislativo approvato e rivolto a tutti quei lavoratori che svolgono una attività connessa direttamente con la produzione e la realizzazione di spettacoli o in modo meno diretto rispetto al settore dello spettacolo, come le maschere teatrali o guardarobieri, tutti individuati con decreto interministeriale, del Lavoro e della Cultura. Saranno interessati anche i lavoratori a tempo indeterminato con contratto di lavoro "intermittente", se non sono titolari di indennità di disponibilità. Misura che coinvolge circa 21 mila lavoratori dello spettacolo che potranno beneficiare di un'indennità legata alla loro "discontinuità" lavorativa che avrà un valore, in media, di circa 1.500 euro.

Per il provvedimento è stata prevista una copertura finanziaria di 100 milioni di euro per il 2023, 46 milioni per il 2024, 48 milioni per il 2025 e 40 milioni a decorrere dal 2026. Tali cifre saranno incrementate dagli oneri contributivi a carico dei datori di lavoro (pari all'1 per cento dell'imponibile contributivo); dal contributo di solidarietà, a carico dei lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo (pari allo 0,50 per cento della retribuzione) e dalla revisione e dal riordino degli ammortizzatori sociali e delle indennità.

“Il mondo dello spettacolo lo chiedeva da decenni e noi siamo riusciti a realizzarlo in tempi relativamente brevi". Così il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, commenta in conferenza stampa il varo da parte del governo dello schema del decreto.

Il Consiglio dei ministri ha inoltre approvato due provvedimenti su Tim.

Si tratta di un decreto legge per assicurare le risorse finanziarie e un Dpcm che autorizza il ministero dell'Economia a entrare nella Netco con una quota di minoranza.

Il Dpcm rende operativo il memorandum d'intesa firmato il 10 agosto tra il ministero dell'Economia e il fondo americano Kkr per presentare un'offerta vincolante al consiglio di amministrazione di Tim per rilevare fino al 20% della Necto, società della rete fissa.
"Dopo aver trovato una soluzione seria per Ita con un accordo con Lufthansa, Commissione Ue permettendo, e che a volte solleva problemi che difficilmente capiamo, ora è venuto il momento di dare una prospettiva a quello che è stato uno dei campioni internazionali delle telecomunicazioni", ha detto in Consiglio dei ministri la premier Giorgia Meloni parlando del Dpcm su Tim: "La direzione intrapresa dal Governo è quella che il centrodestra ha sempre auspicato e sostenuto: assumere il controllo strategico della rete di telecomunicazioni e salvaguardare i posti di lavoro".

Gli argomenti tanto attesi e non previsti all’ordine del giorno, riguardano però l’economia e le scadenze autunnali legate al bilancio dello Stato.

Evitare sprechi e inefficienze, come "il disastro del Superbonus 110%", che era scritto "malissimo" e ha prodotto "la più grande truffa ai danni dello Stato": è la priorità del governo per delineare le risorse su cui costruire la manovra, come ha detto chiaramente Giorgia Meloni ai suoi ministri nella prima riunione del Cdm dopo la pausa estiva.

Le risorse sono "poche", ha detto la premier. Quante, è ancora da capire e, ha precisato il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, dipenderà anche dall'andamento del negoziato a livello europeo sul nuovo Patto di stabilità. 

Per fare cassa, ha aggiunto, non è esclusa la strada delle privatizzazioni, sollecitata da Forza Italia, perché "potrebbero esserci partecipazioni da cui è necessario disinvestire".

Meloni ricorda ai ministri che ”abbiamo tanto lavoro da fare e un'agenda estremamente impegnativa". Ora c'è "un anno molto impegnativo che culminerà con le elezioni europee e la presidenza italiana del G7", e la premier si aspetta dai suoi "il massimo della compattezza, della determinazione, della concentrazione".

Dovrà anche essere "l'anno delle grandi riforme", ha aggiunto, citando l'autonomia differenziata, la giustizia, la delega fiscale e annunciando che è "pronta" la proposta di Elisabetta Casellati sul premierato: "Dà stabilità ai governi e fa decidere ai cittadini chi debba governare".

La legge di bilancio entrerà nel vivo dopo la riunione di maggioranza in programma il 6 settembre. Ma già la presidente del Consiglio ha voluto chiarire le direttive da seguire e i paletti, all'insegna della prudenza.

Deve essere, ha aggiunto, una manovra "seria, per supportare la crescita, aiutare le fasce più deboli, dare slancio a chi produce e mettere soldi in tasca a famiglie e imprese". Ma deve anche essere politica: "Dobbiamo consolidare la direzione" del taglio del cuneo, "un provvedimento concreto che arriva ogni mese nella busta paga", e degli interventi a favore della famiglia, con l'obiettivo di contrastare la denatalità. La priorità non è più il caro-energia: "Gli sgravi - ha detto Giorgetti - torneranno di attualità nella misura in cui i prezzi di gas e elettricità lo consiglieranno".

Lo scenario sarà più chiaro quando fra un mese l'esecutivo varerà la Nadef. Palazzo Chigi e Mef stanno esaminando i desiderata dei vari ministeri, che complessivamente supererebbero i 40 miliardi, ben oltre i 30 miliardi, la cifra attorno a cui potrebbe aggirarsi il monte risorse complessivo.  

Si sta anche lavorando sul rinnovo dei contratti pubblici, e qualche segnale di apertura sarebbe già arrivata per alcuni settori. Il tutto da fare con "i piedi ben piantati a terra", ha avvertito Meloni, perché "la congiuntura si sta facendo più difficile, a partire dal rallentamento dell'economia tedesca che si ripercuote in tutta la Ue e sul nostro tessuto industriale. Le risorse disponibili devono essere usate con la massima attenzione".

La premier esorta i ministri ad andare oltre la semplice spending review. L'esempio da non imitare sono "i bonus edilizi introdotti dal Governo Conte 2, compreso il bonus facciate". 

Meloni cita "documenti dell'Agenzia dell'Entrate" secondo cui ci sono "più di 12 miliardi di irregolarità. Alla faccia di chi accusa il centrodestra di essere 'amico' di evasori e truffatori. Grazie a norme scritte malissimo si è consentita la più grande truffa ai danni dello Stato".

Il margine di manovra dell'Italia dipenderà da se e come cambieranno le nuove regole di bilancio e di governance europea. 

Il governo ha inoltre deliberato lo stato di emergenza per 12 mesi, per gli eventi meteorologici che si sono verificati tra maggio ed agosto 2023, dopo la relazione del ministro per la Protezione civile Nello Musumeci.

In particolare, per la Regione Lombardia (euro 9.430.000), Veneto (euro 8.330.000), Friuli-Venezia Giulia (euro 7.750.000).

Dichiarato lo stato di emergenza anche per i territori delle province di Teramo, Pescara e Chieti, in Abruzzo) (euro 4.120.000), di Cuneo, in Piemonte (euro 650.000) e per le province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì Cesena, in Emilia Romagna (euro 4.500.000). "Abbiamo accolto le istanze avanzate dai presidenti delle Regioni", ha detto Musumeci.

I fatti accaduti a Caivano, ove i figli di boss e picciotti hanno violentato due cuginette di 10 e 12 anni, in un clima torbido ed omertoso, rappresenta un argomento che ha creato sconcerto nell’opinione pubblica, ma è stato trattato con decisione da Giorgia Meloni che ne ha parlato durante il Consiglio dei ministri.

Ha detto il premier, che il governo punta a "bonificare l'area" di Caivano, sottolineando che "per la criminalità non esistono zone franche". Poi, annunciando l'intenzione di "accogliere l'invito di don Patriciello a recarmi sul posto", ha precisato che la sua "non sarà una semplice visita: offriremo sicurezza alla popolazione". E ha aggiunto che il centro sportivo in stato di abbandono, uno dei luoghi dove si sarebbero consumate le violenze del branco, "deve essere ripristinato e reso funzionante il prima possibile".

Il primo punto fermo politico per affrontare le incognite dell’autunno è stato posto dal governo. Attendiamo ora gli sviluppi con particolare riferimento a come l’esecutivo intenderà fronteggiare l’immigrazione selvaggia che sta affliggendo il nostro Paese. Anche i comuni retti dalla sinistra accusano le ricadute negative delle allocazioni, mentre i massimi esponenti delle opposizioni e dalla CGIL invocano i “porti aperti”, proponendo l’aumento delle tasse e l’estensione della patrimoniale.

 

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Articolo pubblicato il 29/08/2023