Con la visita alla Seegrotte di Hinterbruhl si è concluso il viaggio studio in Austria degli studenti piemontesi
Seegrotte Hinterbruhl 1945

Il viaggio ha previsto inoltre le visite al campo di concentramento di Mauthausen, al Memoriale di Gusen e alle città di Vienna e Salisburgo

Con la visita alla Seegrotte di Hinterbruhl si è concluso il viaggio studio in Austria di settanta studenti di dodici istituti superiori del Piemonte. Il viaggio, dal 27 al 30 aprile, ha previsto inoltre le visite al campo di concentramento di Mauthausen, al Memoriale di Gusen e alle città di Vienna e Salisburgo.

I giovani sono stati così premiati per aver vinto l’annuale progetto di storia contemporanea, promosso dal Comitato regionale Resistenza e Costituzione in collaborazione con le Province piemontesi e la Direzione generale dell’Ufficio scolastico regionale.

Gli studenti con i rispettivi insegnanti provenivano da scuole delle province di Alessandria, Biella, Cuneo, Novara, Torino, Verbania e Vercelli, e sono stati accompagnati dal vicepresidente del Consiglio regionale Roberto Placido, delegato al Comitato, e dallo storico Claudio Vercelli, collaboratore scientifico del Comitato.

Il viaggio di quest'anno ha assunto un particolare valore grazie alla presenza di due testimoni dell’epoca Marcello Martini e Natale Pia, catturati dalle SS nel 1944 rispettivamente a Firenze e a Vinchio (AT) e detenuti in condizioni disumane nel campo di Mauthausen fino al 5 maggio 1945.

In particolare Marcello Martini ha lavorato per diversi mesi nella Seegrotte, campo satellite del campo di concentramento di Mauthausen, aperto all'interno delle caverne vicino alla cittadina di Hinterbruhl.

Qui i prigionieri, su turni di dodici ore, con temperature inferiori ai 10 gradi e altissimi tassi di umidità, erano impegnati nella produzione di componenti per moderni caccia a reazione usati dal regime nazista.

Negli ultimi giorni della guerra, nell'aprile del 1945, i detenuti di questo campo hanno dovuto fare 200 km di marcia, la cosiddetta “Marcia della morte”, a piedi e senza cibo verso il campo di concentramento di Mauthausen. Pochissimi i sopravvissuti.

Altri cinquantuno detenuti sono stati uccisi prima della marcia con un'iniezione di benzina da ufficiali delle SS.

Nel 1988 fu eretto un monumento al di sopra del lago sotterraneo per onorare le vittime di questo massacro, visitato nel pomeriggio dagli studenti.

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Articolo pubblicato il 30/04/2012