Rigassificatore Vado-Bergeggi

Un gravissimo problema ecologico

L’estate del 2023 sarà ricordata come l’estate più calda della storia? Forse, ma a scaldarla non è certo il discusso cambiamento climatico, bensì la spada di Damocle che pende sulla testa di tutti i residenti e villeggianti dei Comuni di Vado Ligure, Bergeggi, Spotorno, Quiliano, Noli e indirettamente molti altri.

Si tratta di un progetto insensato che minaccia di invadere un territorio caratterizzato dall’Area Marina Protetta di Bergeggi e della sua Isola, nonché di un golfo tra i più belli e suggestivi della nostra Penisola.

Un Comune in particolare, quello di Bergeggi, sede della sopracitata Area Marina Protetta, vive di turismo  e non vede sicuramente di buon occhio la presenza di un rigassificatore poco lontano dalle sue splendide spiagge.

Considerato anche il fatto che Bergeggi è già alle prese con l’installazione di un mastodontico deposito costiero di GNL (Gas Naturale Liquefatto).

Il rigassificatore offshore dovrebbe essere formato da una nave con capacità di stoccaggio di 170.000 metri cubi, lunga 293 metri e larga 43. Posta a circa 4 km dal porto di Vado Ligure. Sarà quindi necessaria la costruzione di una condotta sottomarina di oltre 4 km. L’impianto è progettato per lavorare 365 gg /anno e 24 ore su 24, assicurando una portata annuale di gas naturale di oltre 5 miliardi di metri cubi.

Il 23 agosto alle ore 14:30, presso il Comune di Vado è prevista una massiccia manifestazione di tutti gli abitanti dei Comuni interessati.
Durante lo stesso giorno, il commissario per il rigassificatore, Giovanni Toti, con la presenza di SNAM e Autorità del Sistema Portuale GE-SV sarà a Vado Ligure per incontrare i tecnici del Comune.
 
Come chiaramente espresso dal Comitato che si oppone al progetto, i primi interlocutori devono essere i Cittadini dei Comuni interessati, dovranno essere affrontati tutti gli aspetti più delicati dell’impatto ambientale, del possibile inquinamento delle acque della Area Marina Protetta e, non ultimo valutare il rischio di attacco terroristico di un obiettivo sensibile come quello della nave che ospiterà il gassificatore.

Ogni criticità dovrà essere affrontata con la massima cura e i cittadini dovranno conoscere tutti i dettagli di un progetto così impattante che prevede le sopracitate criticità, ospitate in una zona turistica di elevatissimo valore geografico ed economico.

La  Manifestazione promossa dall’Associazione Vivere Vado, portavoce di altre numerose Associazioni locali, si sta spendendo per sensibilizzare i responsabili del Progetto incriminato sulla necessità di rendere partecipi tutta la Cittadinanza:
Vogliamo che i ‘decisori’ sappiano che i cittadini ascoltano e vedono bene quello che nelle stanze chiuse stanno facendo: pretendiamo che queste stanze siano aperte”.
Le associazioni concludono: “Chiediamo un confronto vero che preveda anche l’opzione zero. Non siamo interessati a barattare la salute e l’ambiente con altri bene, vogliamo che ecosistema e pubblica incolumità siano garantite sopra ogni altro interesse e vogliamo che queste garanzie siano discusse con la massima ampiezza e chiarezza”.

E’ stata anche lanciata una raccolta firme che ha superato il migliaio di adesioni nei primi giorni.

Nel mirino dei firmatari la vicinanza alla costa e le considerazioni che hanno fatto cambiare la decisione di posizionarlo a Piombino: 

“La decisione di posizionare un rigassificatore all’interno del porto di Piombino non garantisce la sicurezza dell’impianto né la salute dei cittadini per questo motivo si è scelto Vado Ligure. Senza contare che se verrà posizionato a soli 4 km dalle nostre coste e rimarrà per 17 anni“.

L’obiettivo è seguire l’esempio di Piombino (dove rimarrà fino a inizio 2026) e chiedere lo spostamento della nave: “Dimostriamo di avere un po’ di dignità come hanno avuto a Piombino, dove sono riusciti ad evitarlo. Forza. 

Oltre ai rischi di incidenti di vario tipo, si tratta di impianti emittenti inquinanti, soprattutto ossidi di azoto (NOx), in concentrazioni non affatto trascurabili (centinaia di milligrammi/metro cubo), per il trattamento di alcuni miliardi di metri cubi di gas/annui”.

"Gli ossidi di azoto, in particolar modo il biossido di azoto sono sostanze inquinanti dell'atmosfera e aggravano le condizioni dei malati di asma, bambini e chi soffre di malattie respiratorie croniche o di malattie cardiache, in ogni caso superata la soglia di 10 ppm (da considerare essere una concentrazione migliaia di volte maggiore anche di ambienti urbani in cui difficilmente si superano i 0.05 ppm) insorgono problemi nella respirazione polmonare ed edemi polmonari, mentre già con 15 ppm si ha irritazione delle mucose e degli occhi, mentre la presenza nell'aria è avvertibile a 3 ppm con un odore pungente. Tra gli effetti a lungo termine si possono annoverare le alterazioni polmonari a livello tissutale e cellulare, aumento della suscettibilità alle infezioni polmonari sia di tipo batteriche che virali, mentre si sospettano possibili danni sull'apparato cardio-vascolare quali l'induzione di ischemiche del miocardio, scompenso cardiaco e aritmie cardiache. Alcuni di essi in presenza di radiazione solare possono reagire con l'ossigeno formando ozono e altri composti del cosiddetto smog fotochimico se in presenza anche di idrocarburi incombusti (HC). Il triossido ed il pentossido di diazoto sono solubili in acqua e con l'umidità atmosferica possono formare acido nitroso e acido nitrico, entrambi presenti nelle cosiddette piogge acide".  Fonte Wikipedia

E’ inoltre previsto, sul territorio comunale di Quiliano SV un grosso impianto che dovrebbe essere posizionato nella zona agricola di Valleggia. Su questo punto, in particolare è stato molto critico il Sindaco di Quiliano Nicola Isetta.

Pubblichiamo il comunicato che richiama l’attenzione sul prossimo delicatissimo incontro:

 

CI SAREMO ANCHE NOI
Il 23 agosto prossimo alle ore 15,  il commissario per il rigassificatore (Toti) con Snam e Autorità di Sistema Portuale GE-SV sarà  a Vado per incontrare tecnici del Comune e  consiglieri comunali.
Pensiamo che il primo interlocutore di chi vuole intervenire sul territorio,  e a maggior ragione nei casi di questa rilevanza ed impatto,  debba essere la cittadinanza nella maniera più diretta possibile. 
Crediamo che sia più che mai opportuno che i cittadini vadesi e dell'intero comprensorio,  le associazioni, i gruppi che a vario titolo vogliono vederci chiaro e far sentire la propria voce non siano assenti da una scena costruita per escluderli.
Vogliamo che i "decisori" sappiano che i cittadini ascoltano e vedono bene quello che nelle stanze chiuse stanno facendo: pretendiamo che queste stanze siano aperte! Per questo Vi INVITIAMO AD UN PRESIDIO DAVANTI AL PALAZZO COMUNALE DI VADO LIGURE IL GIORNO 23 AGOSTO DALLE 14.30 PER CHIEDERE UN CONFRONTO VERO SUL RIGASSIFICATORE CHE PREVEDA ANCHE L'OPZIONE ZERO. 
Non siamo d'accordo con chi - come Toti - dice di voler parlare solo con chi gli dà ragione e al limite allunga la mano per avere una mercede... 
NON SIAMO INTERESSATI A BARATTARE LA SALUTE E L'AMBIENTE CON ALTRI BENI, VOGLIAMO CHE ECOSISTEMA E PUBBLICA INCOLUMITA' SIANO GARANTITE SOPRA OGNI ALTRO INTERESSE E VOGLIAMO CHE QUESTE GARANZIE SIANO DISCUSSE CON LA MASSIMA AMPIEZZA E CHIAREZZA.
Con noi saranno presenti numerose associazioni del territorio.

 

Terremo sicuramente aggiornati i nostri Lettori sui futuri sviluppi del contestato progetto

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Articolo pubblicato il 21/08/2023