Lo afferma il Consigliere Pdl Maurizio Marrone
"Molte Amministrazioni comunali hanno già dato il buon esempio abbassando, come consentito dalla legge, l'aliquota dell'IMU sulla prima casa: non solo piccoli Comuni in provincia di Pordenone, Reggio Calabria, Cosenza, Savona, Verona, ma anche un capoluogo di regione come Trieste, mentre metropoli quali Milano, Bologna, Firenze e Bari hanno annunciato quantomeno di non voler aumentare l'aliquota oltre la media del 4 per mille, anche se amministrate dal centrosinistra. Invece Torino si conferma maglia nera".
Così esordisce Maurizio Marrone, Coordinatore Vicario del PDL torinese e Consigliere Comunale, a prposito della nuova imposta sulla casa che andrà ad impoverire ulteriormente le tasche degli Italiani.
Il Consigliere ha concluso affermando:
"Novità del giorno: l'aliquota record annunciata dall'Assessore Passoni attorno al 5,5 non e' ancora stata stabilita definitivamente e potrebbe anche essere più alta. Il Popolo della Liberta' ha promosso una proposta di delibera per abbassare l'aliquota al minimo legale ovvero il 2 per mille, avendo già incassato il parere favorevole degli uffici sotto il profilo tecnico e contabile: quando si voterà in Consiglio Comunale la Giunta non avrà voce in capitolo e ogni gruppo e singolo consigliere dovrà assumersi le proprie responsabilità di fronte ai Torinesi che rischiano la peggiore stangata fiscale della Storia, ancora più odiosa perché applicata anche alla casa d'abitazione e per i cittadini a basso reddito".
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Articolo pubblicato il 29/04/2012