Amare Torino dai particolari

A cura di Luciano Brussino

Prosegue la proposta delle fotografie di Luciano Brussino, con didascalie da lui elaborate, per offrire ai Lettori di Civico 20 News la possibilità di cogliere dettagli suggestivi della nostra città (m.j.).

Una sbirciata nel cortile di palazzo Lascaris, dal nome dell’antico proprietario marchese Agostino Lascaris di Ventimiglia. Opera di Amedeo di Castellamonte, del 1663, il palazzo venne costruito nell’allora isola di Santa Francesca Romana della contrada di San Carlo.

Sulla parete esterna del Cottolengo. Chi può contestare, se credente, tale affermazione?

Una simpatica targa sulla parete laterale del Santuario di Santa Maria di Piazza, che pochi sanno essere stata proclamata monumento nazionale.

Gli “stipettai”, termine non proprio comune, sono letteralmente “mastri artigiani che producono manufatti in legno con intarsi, bassorilievi e combinazioni scultoree”.

Colta sul retro di un autocarro in transito in corso Regina Margherita.

Via Carlo Marocchetti 25. Particolare della villetta di inizio ‘900 che, in San Salvario, ricorda Teresa Canonico Lacqua nella lapide posta sull’ingresso di via Canova 52.

In Via San Francesco da Paola 17, interno cortile. Questo simpatico timpano del settecentesco palazzo del Conte Vittorio Amedeo Costa di Carrù e Trinità, Viceré di Sardegna.

Luciano Brussino 

 

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Articolo pubblicato il 10/08/2023