La sesta Grande Estinzione di Massa

...quella che riguarda anche l'Uomo...

Abbiamo letto nel precedente articolo sulle estinzioni di massa, che per ben cinque volte nel corso di 450 milioni di anni le forme viventi presenti sul Pianeta hanno subito gravissime perdite.
Lascio al Lettore il link di quell’articolo: 

https://www.civico20news.it/sito/articolo.php?id=48526
Oggi, sempre più spesso, siamo bersagliati da informazioni legate alla possibile scomparsa di numerosissime specie, tra le quali con grande probabilità potremo includere anche l’Uomo.
In questo ultimo evento, secondo la maggior parte degli studiosi, le cause sarebbero da imputare quasi esclusivamente all’uomo, evocando cause di natura antropica: fenomeni come inquinamento, esplosione demografica, agricoltura intensiva, radicali cambiamenti climatici e problemi vari legati alle risorse non rinnovabili.
Anthony D. Barnosky, professore di biologia integrata dell'UC Berkeley e coautore dello studio sulle cause di una possibile sesta estinzione ha affermato: “Se le specie attualmente minacciate ovvero classificate ufficialmente come in pericolo critico, in pericolo e vulnerabili – si estinguessero effettivamente e il tasso di estinzione si mantenesse, la sesta estinzione di massa potrebbe arrivare in un arco di tempo compreso tra 300 e 2200 anni”. (Scienze.it, 3 marzo 2011, News) 
“In tutto il mondo ci sono esempi di specie che sono praticamente estinte”, ha dichiarato Paul Ehrilch, professore dell’università di Stanford. “E anche noi esseri umani stiamo preparando le condizioni per la nostra estinzione”. Ehrilch si riferiva alla sesta estinzione, l’imponente scomparsa delle specie che sarebbe in corso proprio adesso. (Gwynne Dyer, Internazionale.it, 23 giugno 2015, Opinioni).
Come apprendiamo dai dati paleontologici e geologici il nostro Pianeta è sempre stato oggetto, fin dall’inizio della propria storia, a sollecitazioni naturali come grandi eruzioni vulcaniche che hanno oscurato la luce solare, bombardamenti di meteoriti e comete che hanno reso la superficie simile a quella della luna, almeno fino a quando l’atmosfera non l’ha parzialmente protetta. La concentrazione di CO2 ha subito nei milioni di anni grandi variazioni:  
L’attuale temperatura media Terra è più alta di 0,85ºC rispetto ai livelli della fine del XIX secolo. Ciascuno degli ultimi tre decenni è stato più caldo di quelli precedenti, da quando sono iniziate le prime rilevazioni, ovvero nel 1850.
Il livello di CO2, principale responsabile dell’aumento della temperatura sul Pianeta, ha subito nel corso dei milioni di anni variazioni amplissime, esponendo la Terra a percentuali anche decine di volte superiori a quelle attuali.
Apprendiamo dal Web: 
“Uno studio internazionale, coordinato dal GEOMAR Helmholtz Centre for Ocean Research Kiel e da Helmholtz Centre Potsdam GFZ German Research Centre for Geosciences, in collaborazione con l’Università degli Studi di Ferrara e l’Università Statale di Milano, pubblicato su Nature Geoscience, fornisce prove biogeochimiche sui cambiamenti ambientali e climatici che hanno portato alla più devastante estinzione della vita sulla Terra nel passato geologico. Il lavoro di ricerca, a cui ha collaborato l’Università Statale di Milano, ha determinato che il rilascio di immense quantità di CO2 durante eventi di vulcanismo causò acidificazione degli oceani e riscaldamento globale, fenomeni letali per molti organismi…” 
“…Circa 252 milioni di anni fa, alla fine del Paleozoico, prima della comparsa dei dinosauri, la vita sulla Terra ha subito la più severa estinzione di massa mai registrata, con la scomparsa del 70% delle specie terrestri e del 95% delle specie marine nel giro di poche decine di magliaia di anni, un’estinzione rapidissima dal punto di vista del tempo geologico.”
https://lastatalenews.unimi.it/identificate-cause-crisi-biologica-fine-paleozoico  

L’anidride carbonica in atmosfera era assai più abbondante di quanto non sia oggi. Si stima che nel Cambriano 540 – 485 milioni di anni fa potesse essere stata da 20 a 30 volte superiore alla concentrazione attuale che è di poco superiore a 400 parti per milione.
Da uno studio molto interessante di federmanager.it (Storia del clima sulla Terra), evidenziamo alcuni passaggi:
“…In alcuni periodi di Terra Tropicale si sono verificati periodi di instabilità che hanno provocato per periodi geologicamente brevi (da 100.000 a qualche milione di anni) incrementi sensibili della temperatura anche di 10-20°C che su scala globale significa un’alterazione completa dell’ecosistema. In questi periodi la concentrazione di CO2 è stata anche di 100 volte superiore a quella attuale, aldilà di quanto si potrebbe ottenere bruciando oggi tutte le riserve fossili conosciute. Questi periodi sono oggi di grande interesse perché’ potrebbero essere di utile insegnamento nello studio delle interazioni climatiche. La scintilla di queste instabilità è stata per lo piu’ identificata in gigantesche eruzioni vulcaniche di estensione continentale che hanno riversato in atmosfera quantità inimmaginabili di gas serra. Analizzeremo in particolare il PETM (Permian-Triassic mass exctintion) che ha causato la più grande estinzione di massa conosciuta, con la sparizione di oltre il 90% delle specie viventi sia animali che vegetali. Occorre osservare peraltro che non vi è un nesso biunivoco fra estinzioni di massa e picchi ipertermici, in quanto la maggior parte delle estinzioni di massa sono dovute a periodi glaciali e di converso solo un picco, quello PT, ha dato origine a un’estinzione se pur la più massiccia...”
Dopo una attenta analisi dei parametri che interessano il problema del riscaldamento climatico, l’articolo conclude così:
Noi siamo nati e abbiamo colonizzato il pianeta con questo clima. Le pur piccole variazioni storiche del clima hanno portato carestie, fame e guerre, con milioni di morti. È prevedibile che variazioni più marcate portino conseguenze ancora più catastrofiche. Considerato che stiamo consumando in pochi secoli energie fossili prodotte in centinaia di milioni di anni dalla Terra e sicuramente non rinnovabili, è comunque interesse vitale della nostra civiltà trovare un approvvigionamento energetico interamente rinnovabile. Ci sono due possibilità: l’energia solare sfruttabile in tutte le sue forme e l’energia solare prodotta sulla terra in reattori a fusione (progetto ITER). La transizione non è una scelta, perché’ petrolio, carbone e gas finiranno e comunque costerà moltissimo. Ma se verrà troppo ritardata non potrà avvenire in modo ordinato e globalmente coordinato e il suo costo potrebbe essere insostenibile.  
https://milano.federmanager.it/wpcontent/uploads/2021/09/STORIACLIMATERRA.pdf

A complicare le cose sono sicuramente gli interessi di una economia globale che non vede il problema con un’ottica lungimirante. Vi sono Stati come quelli che formano l’Unione Europea che ipotizzano una riduzione delle emissioni del 55% entro la fine di questo decennio... Altri che pur causando aumenti doppi o tripli di quelli dell’Europa esitano a firmare e a rispettare gli accordi.
Il calcolo delle emissioni totali può aiutare a prendere decisioni informate su chi dovrebbe pagare quanto per i danni climatici. Ma una chiave importante per rallentare il cambiamento climatico sarà anche contrastare l’inquinamento climatico in aumento nelle nazioni in via di sviluppo, in cui le emissioni sono state molto basse.
Taryn Fransen, del World Resources Institute ha dichiarato: “Non possiamo risolvere il cambiamento climatico senza la partecipazione di Cina e India assieme a tutti gli altri principali responsabili nel ridurre le proprie emissioni. Ovviamente dovremo tener presente che alcune nazioni potrebbero aver bisogno di un tempo maggiore per raggiungere il proprio l’obiettivo net-zero, ovvero la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra il più vicino possibile allo zero, con il riassorbimento delle emissioni rimanenti dall'atmosfera, dagli oceani e dalle foreste”, ma alla fine, e non sappiamo ovviamente quando, dovrebbero arrivarci per raggiungere gli ambiziosi obiettivi climatici globali.”
Non tutti hanno idea di cosa significhi allinearsi per rispettare queste virtuose scadenze, ma i sacrifici personali dovranno essere straordinari.
Le linee guida ci sono, ma esistono anche interessi locali, situazioni incontrollabili e possibili manipolazioni di dati, tesi a far pendere l’ago della bilancia verso questa o quella scelta.
L’Umanità nel suo insieme non è in grado di comportarsi come un unico essere vivente che deve ubbidire alle regole imposte dall’Alto… anche perché “l’Alto” è frammentato da coloro che esercitano il proprio potere in modo assolutamente egoistico.
Quali previsioni per il futuro della Terra e dell’Umanità?
Nessuna previsione possibile.
L’Uomo abita questo pianeta da poco più di 300.000 anni e solo negli ultimi 200 è riuscito a creare danni irreversibili. Nulla potrà invertire il “senso di marcia” verso una soluzione ecosostenibile, la storia della presenza umana sul Pianeta è già segnata.
Se riusciremo a scampare ad una guerra nucleare su base mondiale non riusciremo a trovare degli accordi per risolvere il problema della CO2, almeno in tempi accettabili.
Dobbiamo rassegnarci al fatto che pur credendo di essere la specie più intelligente ed evoluta del Pianeta siamo solo una specie che non supererà neppure in parte la durata media delle altre specie animali, che si attesta sui 5 milioni di anni.

Personalmente non credo a eventi catastrofici che possano annientare l'Umanità in pochi secoli, credo in una graduale e piuttosto rapida modifica delle condizioni ambientali che possa rendere invivibili alcune zone del Pianeta. Se i luoghi che attualmente sono al limite della sopravvivenza per via della siccità o del calore dovessero vedere aumentata la temperatura anche di pochi gradi potrebbero diventare incompatibili con la vita.  Dovremo anche pensare che quello del "Verde" sia un business piuttosto appetibile e che i grandi burattinai sapranno come sfruttare le ghiotte future occasioni... 

Oggi siamo spaventati da un futuro a dir poco incerto, ma ricordiamoci che i poteri forti sanno sempre sfruttare ogni occasione per ottimizzare le proprie risorse.
Forse sarebbe opportuno fare un bagno di umiltà e riconsiderare i parametri che ci fanno supporre di essere i migliori della Terra…

Spesso molti sostengono che le soluzioni si possano trovare solo facendo un salto quantico di consapevolezza... credo che questa sarebbe l'occasione giusta.
La sesta Grande Estinzione di Massa sta interessando già migliaia di specie animali e vegetali… ovviamente siamo solo all’inizio e siamo parte e causa del problema.

© 2023 CIVICO20NEWS - riproduzione riservata

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 31/07/2023