Giochi di carte

A cura di Luciano Brussino (terza e ultima parte)

Da questi elenchi, non ce ne vogliano gli appassionati, estrapolerei per diversi motivi tre giochi:

1) Il Poker, addirittura risalente all’impero persiano con il nome di As Nas, arriva in Europa con le crociate. In Italia sperimenta varianti, mutazioni fino al XV secolo, quando compare un passatempo simile conosciuto come Brelan.

Il Poker che conosciamo oggi deve la sua fama per aver accompagnato l’epopea dei film americani sin dagli anni Trenta. Nei locali fumosi e malfamati o nei circoli esclusivi dei ricchi petrolieri si giocavano vite e fortune ai tavoli del Poker. In quelle cinque carte potevano racchiudersi le storie, i drammi, la felicità o la disperazione di intere generazioni di giocatori professionisti o semplicemente di poveretti destinati a diventare il facile bancomat di uomini senza scrupoli.

La più bella storia italiana sul Poker l’ha scritta Pupi Avati con i suoi due film: Regalo di Natale e La rivincita di Natale. Capolavori inimitabili, senza tempo, che, attraverso cinque carte e un tavolo da gioco hanno saputo osservare le intimità dell’animo umano con delicata e malinconica sensibilità.

2) Machiavelli (da molti impudentemente scritto Macchiavelli). Nella mia personale classifica lo inserisco al secondo posto per difficoltà tra tutti i giochi di carte che ho praticato. Le qualità di attenzione e capacità combinative logico-visive richieste tra le innumerevoli possibilità che si presentano durante una smazzata fanno dire a molti giocatori dopo due ore di gioco “ho il cervello in poltiglia”.

2) Il Bridge - Considerato il gioco di carte più scientifico e complesso. La fortuna è relegata alla smazzata iniziale, poi tutto è nelle mani dei giocatori e nella loro capacità di “licitazione”, cioè nel comunicare al partner, a voce alta, le proprie carte attraverso parole convenzionali che apparentemente non significano nulla al profano. Ma queste comunicazioni devono essere comprese (paradosso!) anche dagli avversari, i quali, nel caso avessero dei dubbi interrompono la licitazione e chiedono chiarimenti.

Il sistema (perché ce n’è più di uno) che si giocava maggiormente a Torino, ma anche in alcune altre parti d’Italia, è il famoso “Fiori Torino” ideato e teorizzato in diverse pubblicazioni dal professore di Storia delle Dottrine Politiche, Luigi Firpo con il quale ebbi il piacere di discutere nei lontani anni ‘80 a Palazzo Nuovo.

Il “Fiori Torino” dopo l’euforia iniziale, anche per la sua incredibile complessità, è andato lentamente in disuso a favore del più intuitivo e rapido sistema “naturale”.

Permettetemi una chiosa tanto per ridere.

Come si fa a non ritenere il gioco del Bridge il più difficile al mondo considerando che ad ogni “mano” uno dei quattro giocatori, in base all’esito della “licitazione”, deve morire mentre gli altri tre imperturbabili giocatori continuano a giocare, anche con le carte del povero morto, e sino a conclusione naturale della partita.? Ditemi voi…

Si parla di bridge nel romanzo poliziesco Carte in tavola (Cards on the Table, 1936) della scrittrice inglese Agatha Christie, con protagonista l’investigatore Hercule Poirot. Durante una partita a bridge, nel turno in cui toccava a lui fare il morto, l’assassino ha fatto una dichiarazione molto alta, in modo che i presenti si concentrassero sul gioco e non ponessero attenzione a lui che eseguiva un omicidio.

Concludendo questa breve passeggiata, un pensiero va anche a tutti quelli che per diversi motivi non hanno o non riescono a trovare un partner per le loro partite a carte. Che fare? Si può giocare da soli con una infinità di Solitari.

Meno socializzanti della partita con giocatori ma con il vantaggio che si può giocare ovunque (ormai tantissimo on-line) e a qualunque ora del giorno e della notte.

Alcuni nomi (tra le centinaia) di questi autentici passatempi da giocare con carte francesi:

CANFIELD - PIRAMIDE - KLONDIKE - FREECELL - GOLF - ACES UP - LACUNE - TREDICI - SPIDER - CRESCENT.

A detta degli esperti CANFIELD è annoverato tra i più difficili solitari esistenti.

E adesso … buon gioco a tutti!  

Luciano Brussino (Fine)

Fonte delle immagini: Pixabay

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Articolo pubblicato il 02/08/2023