Chiarezza su referendum caccia e riforma CSI

La richiede Luca Pedrale, Consigliere regionale Pdl

Non si può più navigare a vista: è ora che il presidente Cota e questa maggioranza prendano in mano la situazione e non si accontentino di vivacchiare”.

 

Così si è espresso il presidente del Gruppo consiliare regionale del Pdl Luca Pedrale sottolineando:

 

“Da più di un mese  il Gruppo consiliare regionale del Pdl non riesce a capire quale sia la posizione dell’assessore Sacchetto sulla caccia e quale decisione si voglia assumere per evitare un referendum che comporta lo spreco di 22 milioni di euro. Mancano poche ore allo scadere dei termini, ma a noi del Pdl nessuno dice niente. Per evitare il referendum e risparmiare 22 milioni di euro l’unica strada è abrogare l’attuale legge regionale, la n. 70, e far entrare in vigore la legge nazionale. Quindi, da qui all’estate, periodo non costituisce stagione di caccia, fare una nuova legge regionale condivisa da più forze politiche”.

 

Pedrale ha poi affrontato la situazione di stallo in cui si trova la riforma del CSI:

 

“L’altro tema sul quale, incredibilmente, dopo un anno siamo ancora a livello zero, è la riforma del Csi. Un anno fa Lega e Pdl avevano votato un ordine del giorno che prevedeva la trasformazione del Consorzio per i Servizi Informativi in una Società per Azioni. Questo avrebbe dato più efficienza a tutto il sistema dell’innovazione tecnologica. L’assessore Giordano ci ha proposto solo ora un disegno di legge che prevede l’inutile costituzione di una nuova Agenzia che si frapporrebbe tra la Giunta regionale e la Società per Azioni tutta pubblica che noi abbiamo proposto. Si andrebbe a creare, in tal modo, un ennesimo carrozzone pubblico, senza nessuna utilità”.

 

“Queste nostre critiche e perplessità – ha concluso Pedrale – sono condivise da tutto il Gruppo Pdl e dal partito regionale”

 

 

 

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Articolo pubblicato il 26/04/2012