Governance ICT : "La Regione deve assumere il ruolo centrale nella gestione"
L'Aula del Consiglio regionale del Piemonte

Lo afferma il Consigliere regionale Pdl Angelo Burzi

“Il Consiglio Regionale del Piemonte discute da più di due anni sulla riforma del settore dell’Information and Communication Techonogy”. Sul tema abbiamo già rilevato più e più volte le nostre perplessità e i nostri obiettivi: in primo luogo il fatto che la natura Consortile del CSI Piemonte, se rispondeva alle necessità del settore nel 1975, non è certo più in grado di soddisfare le sue esigenze oggi, non permettendo alla Regione di deciderne indirizzo e programmazione, nonostante essa contribuisca a più del 60 per cento del suo bilancio”.

 

Così si è espresso il Consigliere regionale del Pdl Angelo Burzi, presidente della I Commissione, che già nella scorsa legislatura si era distinto per il suo impegno nel tentativo di rilanciare e adeguare il Consorzio per il Sistema Informativo all’innovazione tecnologica.

 

“Queste linee programmatiche – ha precisato Burzi – ovvero il superamento della natura consortile e la centralità del ruolo della Regione nel definire la governance dell’ICT, sono state assunte dal Consiglio Regionale il 21 luglio dello scorso anno, con l’approvazione dell’ordine del giorno sulla ‘governance del CSI-Piemonte’”.

 

“Per questi motivi – ha insistito l’esponente del Pdl – l’ipotesi suggerita nelle ultime ore dall’assessore Massimo Giordano sul tema è semplicemente irricevibile: perché da un lato confermerebbe la natura giuridica Consortile, dall’altro non affiderebbe l’indirizzo e la programmazione dell’ICT alla Regione, ma al Consorzio stesso”.

 

“Il gruppo del Popolo della Libertà,  a tal proposito, ha presentato – ha affermato Burzi in conclusione – un emendamento alla legge finanziaria, a prima firma Pedrale-Burzi-Motta, che nell'abrogare la legge istitutiva del CSI (L.R. 48/1975), trasforma l’Ente in una Società per Azioni a partecipazione pubblica il cui controllo, indirizzo, pianificazione e progettazione sono affidati direttamente ad un organismo interno alla Regione Piemonte. In questo modo  in modo viene garantita alla Regione la governance di un settore estremamente strategico per lo sviluppo e per la crescita culturale, sociale ed economica”.

 

 

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Articolo pubblicato il 26/04/2012