Demonte (CN) - A Palazzo Borelli il "Déjà-vu" di Massimo Centini

Rassegna fotografica organizzata dall’Associazione Amici di Demonte

Massimo Centini, nostra autorevole firma, collaboratore e docente di Antropologia, si presenta nella veste di fotografo con la mostra Déjà-vu, allestita a Demonte e organizzata dall’Associazione Amici di Demonte nelle sale del prestigioso Palazzo Borelli.

Di fatto è la sua prima esperienza nella veste di autore: la rassegna è stata organizzata dal noto artista Silvio Rosso e Franco Carena ex gallerista e grande appassionato di arte contemporanea.

Si tratta di immagini per così dire astratte: sono il risultato di un interesse che Centini non ha quasi mai reso pubblico e che ha coltivato senza velleità espositive.

La mostra è accompagnata da un catalogo con una rassegna di testi critici: riportiamo alcuni frammenti di Gian Giorgio Massara, Angelo Mistrangelo e Fabrizio Manticelli.

“Segni del tempo. La prima fotografia di Massimo raffigura la toppa d'una serratura e la lunga ombra proiettata dalla chiave. È questo l'inizio di un racconto che si snoda attraverso acque, siti di mare, la fantasia di un paesaggio solamente sognato; un susseguirsi di archi illuminati dal sole - infine - suggerisce l'impressione d'un monastero evocante quel raccoglimento che l'umanità ha scordato.

Chissà quante persone hanno camminato distrattamente di fronte alla realtà delle ultime due immagini. Massimo ne coglie invece la poesia, celata nella corteccia variegata d'un tronco oppure nei segni che il tempo ha impresso su legni e pietre, trasformandoli così in sculture” (Gian Giorgio Massara).

“Scrittore e antropologo culturale, Massimo Centini consegna a questo nostro tempo l’essenza di una narrazione per immagini che unisce gli scatti fotografici del ciclo “Ombre” alla sequenza dei “Riflessi”, le sovrapposizioni materiche dei “Frammenti” alla magica intensità dei “Contrasti”, in una sorta di continuo e inesausto dialogo con una rivelata realtà quotidiana.

Una fotografia, quindi, che affiora da interiori emozioni, da una visione d’insieme dove l’incedere di un fascio di luce, la scoperta di misteriose e cromatiche figurazioni e silenziosi interni rappresentano gli aspetti di un personalissimo percorso, tra ambienti e località rivisitate e impalpabili atmosfere” (Angelo Mistrangelo).

“Queste fotografie si potrebbero sintetizzare con un aforisma:  oltre la soglia dell’apparente realtà. Un titolo che sostanzialmente inquadra, è proprio il caso di dirlo, tutte le fotografie esposte secondo un fil rouge orientato verso una ricerca interiore.

L’autore si spinge oltre la realtà delle cose, verso il mondo dell’inconscio attraversando un confine dove l’immagine riverbera sull’acqua e diventa rarefatta, tremolante sconfinando nella dimensione onirica” (Fabrizio Manticelli).

 

Déjà-vu, fotografie di Massimo Centini

Demonte, Palazzo Borelli

Orari:

venerdì 16,30-18,00; sabato e domenica: 10,30-12,00; 16,30-18,00

Fino al 20 agosto.

 

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Articolo pubblicato il 26/07/2023