Torino. Per la seconda settimana lo show del consigliere Viale irrompe nella seduta del consiglio comunale
Silvio Viale

La ballata di un irresponsabile

I veri problemi di Torino, non nascono solamente dalle proteste dei cittadini, ma sono le indagini di quotati istituti di ricerca che ci evidenziano la caduta dei livelli del PIL o la posizione in caduta libera in classifiche nazionali e internazionali in tema di sicurezza, qualità della vita, situazioni produttiva ed occupazionale e, non ultimo, l’appeal del sindaco Lo Russo ecc.

Invece di approfondire tali aspetti nella sede più opportuna, qual è il consiglio comunale, ogni settimana apprendiamo che i nostri patres si dilettano con   discussioni di materie avulse dalle loro competenze e dalle aspirazioni della città.

Ma nelle due ultime settimane si sono raggiunti livelli di degrado inimmaginabili per le ripetute danze macabre con le quali si è esibito in pieno emiciclo, Silvio Viale, un radicale storico, vestito con un abbigliamento eccentrico e privo di cravatta.

Costui, detto anche “dottor morte” per gli oltre 10000 aborti che orgogliosamente rivendica di aver effettuato, è da sempre   la spina al fianco per la maggioranza dei consiglieri del PD.

Nella seduta di ieri, si è superato il grottesco, quando Viale, piuttosto alterato, aveva paragonato il proprio abbigliamento a quello raffigurato in un dipinto del’800 esposto nella sala rossa, si è messo ad urlarel l che “Carlo Alberto era in calzamaglia!”.

E’ stato prontamente rimbeccato dalla capogruppo del PD, Nadial Conticelli che, senza mezzi termini l’ha definito un pagliaccio, al che, l’iroso radicale ribatte “Non sono io un pagliaccio. Siete voi bacchettoni, siete vecchi di due secoli, fuori dalla storia” e lascia la sala, non prima di aver depositato una mozione volta ad abolire l’obbligo del decoro e della cravatta, nell’ abbigliamento dei consiglieri comunali, come previsto dal regolamento delle sedute consiglieri.

Proposta bocciata da tuti i presenti eccetto ovviamente Viale.

Alla chiusura del giornale, l’unica dichiarazione che ci è pervenuta è quella di Giuseppe Iannò, capogruppo di “Torino Libero pensiero, che tra l’altro afferma:” I Torinesi sono ostaggio di una maggioranza che ormai rasenta il ridicolo. Il consiglio comunale si è ormai trasformato in un teatrino dove mancano i nani e le ballerine per completare l’opera. Si discute di lana caprina e non si affrontano i problemi di una città che sta subendo un declino e necessita di un cambio di passo serio.” Per poi concludere: “E’ sconcertante che la maggioranza accetti i comportamenti indecorosi di un loro componente. Se fosse successo tale comportamento da parte di un consigliere dell’opposizione, sarebbe stato censurato”.

Che, come dimostrano i verbali, a Viale le tematiche gli interessi dei Torinesi, poco importino è ormi acclarato. E.’ grave che il PD, per raggranellare voti continui a mantenere collegamenti con la sua lista.  

Il segno è stato ormai superato.

Il sindaco, per ora, tace.

 

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Articolo pubblicato il 18/07/2023