Torino. L’impegno di Forza Italia contro il degrado, in risposta alla latitanza del sindaco Lo Russo
Raffaele Petrarulo

Nostra intervista a Raffaele Petrarulo

Nel corso degli anni, da più parti è stato denunciato Il degrado in cui versano le nostre periferie, oltre al disagio ed i rischi reali che corrono ogni giorno i residenti.

Dopo molte mancate risposte alle ripetute denunce e segnalazioni, la recente passeggiata del sindaco Stefano Lo Russo in barriera di Milano, per come si è svolta, ha rappresentato un oltraggio a quella parte della città, che non dimentica il distacco e l’insofferenza sempre manifestate da Lo Russo nei confronti dei problemi dei cittadini residenti.

Non è un caso che dai risultati dell’indagine condotta dall’Istituto Noto Sondaggi, l’indice di gradimento del nostro primo cittadino sia in caduta libera.

I massimi dirigenti di Forza Italia, che già in più occasioni si erano mobilitati con iniziative e denunce, hanno presentato un programma operativo per cercare di arginare il fenomeno con misure strutturali e coordinate. 

Viene prioritariamente nominato Raffaele Petrarulo, ex consigliere comunale, quale responsabile del dipartimento sicurezza di Forza Italia per la Città, ed a seguire sarà presentata la richiesta della convocazione di un Consiglio aperto sulla sicurezza, in particolare nelle circoscrizioni 6 e 7, e una Commissione comunale speciale dedicata al tema.

L’impegno del Partito a sostegno delle zone disagiate nelle circoscrizioni 6 e 7 è stato illustrato venerdì scorso nel corso di una conferenza stampa Forza Italia a Torino. 

"Il sindaco ha dormito per un anno e mezzo - attacca il senatore e vice coordinatore regionale azzurro, Roberto Rosso -, ora si è svegliato. È andato a fare una passeggiata in Barriera di Milano e si è accorto che avevamo ragione. Ma si è svegliato tardi, perché nella manovra 2023 del Governo sono stati investiti per la sicurezza 3,2 miliardi in più. C’è da domandarsi perché Torino prenderà pochi soldi? Le richieste sono state fatte? Perché per ottenere i fondi bisogna avere la capacità di chiederli, non basta fare le passeggiate".

"La sinistra - aggiunge il vice capogruppo in Comune, Domenico Garcea - ci accusa di sciacallaggio irresponsabile, al contrario i cittadini ci rimproverano che non denunciamo abbastanza le situazioni di degrado e pericolo, non solo nelle periferie ma anche in centro. Per noi la sicurezza è una priorità assoluta, adesso si accorgono che abbiamo ragione".

Per il coordinatore cittadino di Forza Italia Marco Fontana, che in apertura di intervento ha espresso la solidarietà del partito a don Stefano Votta e don Luca Ramello, parroci trasferiti perchè "vittime del sistema Torino", ha spiegato "Serve al più presto un commissario straordinario per Torino che si occupi di temi che spazino dalla sicurezza alle nuove povertà. Torino è sul podio delle città con più delitti denunciati, è tra le più cassaintegrate d’Italia, è capitale delle nuove povertà, l’ex premier Draghi ci paragona ad una Città del Sud Italia e ad un anno e mezzo Lo Russo non è riuscito a costruire un dossier per costituire un tavolo permanente con il Governo sulla falsariga di quello creato anni fa a Roma. D’altra ogni problema per loro non esiste, guardiamo alla sicurezza da anni la derubricano ad una questione di percezione e adesso Lo Russo fa una gita in Barriera e si sveglia, forse perché c'è un governo di un altro colore. È inaccettabile, gli chiediamo coerenza".

Sulla portata degli impegni che l’attendono, abbiamo rivolto qualche domanda a Raffaele Petrarulo:

 

  • Da tempo lei nei suoi ruoli di consigliere nelle assemblee elettive si è occupato di sicurezza nei quartieri periferici. Può presentarci il suo punto di vista, partendo dagli ultimi cinque anni?

 

  • “Il mio punto di vista sulle periferie e che troppi sia a sinistra, negli oltre vent’anni di governo della Città, che anche a destra, hanno promesso nuove leggi, incisive applicazioni delle stesse, ma poi se non vengono modificati e resi applicabili i contenuti, così come avviene in Paesi quali la Francia e la Spagna, la polizia e le forze dell'ordine hanno le mani legate e si trovano con le spalle al muro. Voglio evidenziare che già con la petizione del 2014 in cui con Fabrizio Genco e Barone, primi firmatari raccogliemmo quasi oltre 1000 firme certificate, denunciavamo che la situazione in barriera di Milano era diventata esplosiva. Richiedevamo presidi fissi, maggiori controlli su tutta l'aria che delimita barriera di Milano e una attenzione maggiore sulla linea 4 cosa che invece a tutt'oggi non è avvenuta. Solo all’ottava circoscrizione, si è provveduto, in minima parte con l'applicazione di alcune telecamere”.

 

 

  • Parliamo di sicurezza e di degrado anche causato dall’incuria della civica amministrazione. Quali sono le misure immediate che sarebbero necessarie?
  • “L'attuale amministrazione sta continuando se non peggiorando quello che è avvenuto negli ultimi 5 anni della amministrazione Appendino. Sono sconcertato, perché, essendo stato eletto consigliere comunale nello scorso mandato, l’allora capogruppo del pd Lo Russo era con me presente nei dibattiti della sala rossa e tutte queste situazioni, lui le ha viste, le conosce benissimo e da quando è stato eletto sindaco, non ha posto nessun rimedio affinché la situazione non peggiorasse, il degrado non aumentasse e la delinquenza non si arrestasse.

 Alcuni politici e commentatori continuano a ripetere che il sindaco non ha poteri straordinari per farcela. Non è assolutamente vero ed insisto dicendo che ogni lunedì mattina, si riunisce un tavolo sulla sicurezza in prefettura e il sindaco o chi per lui delegato non capisco cosa ci va a fare se la situazione in barriera E arrivata a questi livelli.”

 

  • Ci illustri le prossime e prioritarie tappe del suo ulteriore e rafforzato impegno

 

  • “La prima tappa si è già concretizzata ieri mattina. La richiesta ufficiale di Consiglio aperto sulla sicurezza voluto da Forza Italia è  stata depositata dal Capogruppo del partito nella Circoscrizione, Luciano Speranza, che senza indugio ha subito recepito quanto da me richiesto e dal partito supportato e avallato.

Consiglio da tenere al più presto nella circoscrizione Sei- Abbiamo ipotizzato anche il luogo, piazza Crispi sotto quel grande tetto di un mercato mai utilizzato da decenni perché il consiglio aperto e l'unico mezzo per stanare chi ci fa e chi c'e.”

 

  • Cosa prevede la richiesta di convocazione di un Consiglio aperto?

 

  • “Nella richiesta di consiglio aperto c'è l'esplicita richiesta delle presenze del sindaco di Torino, del Prefetto, degli assessori alla sicurezza del comune di Torino e della Regione Piemonte e dei comandanti delle forze di Polizia, Carabinieri, polizia locale e Guardia di Finanza. Il tempo è scaduto o ci si muove tutti insieme immediatamente o come in anni passati, avevo già denunciato e detto, il degrado incontrollato porterà la barriera di Milano a imitare le banlieu parigine con una sola differenza, che in Francia le forze dell'ordine e la polizia hanno un potere che qui in Italia non esiste. Anzi qui la polizia viene attaccata spesso e volentieri e le azioni che seguono a questi attacchi sono quasi ininfluenti se non minimali.

La richiesta di incontro con le figure istituzionali summenzionate, dovrebbe comportare al miglioramento della coesione sociale in città e nelle periferie, prevedendo anche al controllo delle locazioni e di chi occupa abusivamente le case in entrambe le circoscrizioni, per verificare le rispondenze anagrafiche”.

 

Cosa si aspetta dal Governo?

 

  • “In ultimo ma non per importanza auspico e spero che il governo Meloni, attento ai problemi della sicurezza, intervenga al più presto con Leggi composte da pochi articoli, facilmente interpretabili che prevedano le pene da espiare e incrementino quest’ultime per coloro che attaccano le Forze dell’Ordine, producendo agli agenti, lesioni certificate dai pronto soccorsi. Ovvero chi colpisce un agente che fa il suo lavoro non potrebbe tornare il giorno dopo a passeggiare per la Barriera o per Aurora o per tutta città in attesa di un processo che arriverà dopo anni e, se consideriamo i vari gradi di giudizio, avrà termine tra non meno di sette anni. Situazione insostenibile, con il cittadino prigioniero di una logica inconcepibile”.

 

  • Grazie Raffaele Petrarulo e auguri per il non facile ruolo che sta rivestendo con impegno.

 

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Articolo pubblicato il 11/07/2023