I soldi fanno la felicità? Guadagno o Risparmio?

Una ricerca sembra rispondere a questa domanda.

Da secoli si è dibattuto e si dibatte sul fatto se i soldi rendono le persone felici oppure no. Alcune ricerche del passato hanno ribadito il fatto che le persone felici hanno più possibilità di fare soldi. Da qui si poteva dire che I SOLDI NON FANNO LA FELICITA’ – MA LE PERSONE FELICI FANNO PIU’ SOLDI.

Dico “si poteva dire”, in quanto, ora sembra, da questa studio, che i soldi rendano, e quindi facciano, felici.  La questione non è incentrata sull’essere già felici oppure no, ma sulla cifra che rende felici.  

Lo studio ha evidenziato un fatto diretto: guadagnare di più rende felici. Ma è sempre così?. Assolutamente no. Prendiamo ad esempio il, ormai stra-conosciuto, cashback.

Il cashback è quella forma di ritorno di una determinata cifra nell’effettuare l’acquisto di un bene o servizio. Si differenzia dallo sconto perché lo sconto su applica direttamente sul prezzo del bene. Comprare un bene a € 50,00 e avere uno sconto di € 5,00 è una percezione positiva di aver fatto un affare in quanto si è risparmiato sulla spesa. Spesa è sinonimo di uscita di denaro. Il Cashback, invece, è un ritorno in percentuale sulla spesa effettuata. Il bene di € 50,00 lo pago per intero. Dopo qualche tempo, da alcuni minuti a qualche giorno, vi viene accreditata una cifra in percentuale sul mio conto dedicato al cashback. La sensazione provata con l’emozione conseguente è quello di aver guadagnato. Si viene premiati per l’acquisto che avremmo comunque dovuto fare. Nello sconto, per risparmiare si compra, a volte di più del necessario.

Aldilà del comportamento d’acquisto, indotto o meno dalle promozioni, il senso di guadagno vince sul risparmio. Ed è proprio su questo punto che si è basata la ricerca.

In questo studio pubblicato di recente sulla rivista della National Academy of Sciences (PNAS), a cui hanno partecipato personalità accademiche come il premio Nobel per l’economia Daniel Kahneman e uno tra i più rinomati esperti di studi sulla felicità,  Matt Killingsworth, si evince proprio che sia il guadagno a determinare la felicità, ma con qualche eccezione.

La ricerca ha dimostrato l’esistenza di tre fattori importanti nel rapporto soldi felicità.
Si inizia con il tetto dei 100.000 euro anno. Qui si situano le persone meno propense a vedere la vita positiva. Questo gruppo, rappresenta il 15% della popolazione. Si ha poi il gruppo dei positivi per natura. I superfelici. Qui vi è, sorpresa, un 25% della popolazione. In questo gruppo le entrate fisse e quelle provenienti dagli investimenti genera alta felicità. Il tetto dei € 100.000 è stato annullato. Se le persone del primo gruppo hanno necessità di raggiungere il tetto dei € 100.000 per essere felici, in questo secondo gruppo la cifra raggiunta ha poco senso. E, per questo, e per la loro felicità rischiano di fare più soldi. Il terzo gruppo, invece, con la terza scoperta, rappresentante il 60% della popolazione, dove cioè si trovano persone con un indice di felicità dal buono al medio, al medio alto, annulla anch’esso il limite dei € 100.000 e ogni guadagno produce felicità.

Lo studio ha rilevato quindi tre grandi concetti:

il primo conferma che le persone felici possono fare più soldi in quanto non hanno un limite determinato dal denaro da raggiungere per esserlo

il secondo, che i soldi fanno la felicità se rientrano nell’idea di guadagno

il terzo, che in chi è poco felice, vige la regola che i soldi non fanno la felicità se non si  raggiunge il limite dei € 100.000 anno.

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Articolo pubblicato il 07/07/2023