San Salvario dice no alla riconversione dell'Ospedale Valdese
Il Plateatico colmo di cittadini

I cittadini si sono riuniti per protesta sul Plateatico di Piazza Madama Cristina

Venerdì 20 aprile il Plateatico mercatale di Piazza Madama Cristina è stato teatro della manifestazione contro la riconversione dell'Ospedale Valdese, la destinazione cioè ad altro uso togliendo al quartiere un'importante realtà con una decisione che non ha vissuto il giusto confronto anzi, sebbene più volte sollecitata nei suoi attori politici, è fuggita al contradditorio.

Molti gli interventi di politici ed organi sindacali che hanno sottolineato come non si possa decidere delle sorti altrui senza nemmeno ascoltare un parere, senza nemmeno rispettare le idee il che è semplicemente atto di democrazia.

In particolare Mario Cornelio Levi, Presidente della Circoscrizione 8, ha sottolineato come abbia interpellato la Regione, da cui dipendono le sorti dell'Ospedale, più volte senza nemmeno ottenere risposta.

All'unisono Don Piero Gallo, Parroco di San Salvario e paziente dell'ospedale, ed il Pastore Valdese Eugenio Bernardini hanno condannato il modo di agire della Giunta Regionale che non ha mai dato ascolto alla voce della gente: unica risposta pervenuta il rifiuto dell'Assessore regionale alla Sanità Ing. (!?!) Paolo Monferino che negava l'opportunità di un qualsiasi incontro.

Non sono state prese in considerazione nemmeno le oltre settemila firme raccolte per difendere il Valdese, dicitura che compariva sulle magliette indossate da molti partecipanti.

Una situazione, quindi, che non offre alcun tipo di dialogo ma che evidenzia semplicemente la decisione politica di chi tiene le redini della Sanità.

La Circoscrizione era presente, oltre che con il Presidente Levi, con i Consiglieri di maggioranza e con la Consigliera, unica di minoranza, Maria Luciana Pronzato, Capogruppo Lega Padana Piemont, la quale aveva presentato un Odg contro i tagli alla Sanità che era stato respinto (!?!) dal Consiglio in quanto non di competenza, aveva dato la propria disponibilità, peraltro richiesta, a partecipare e che, essendo per l'appunto presente, non è stata nemmeno citata nel corposo elenco letto alla platea.

Una svista? Certo la Consigliera non l'ha digerita bene: sicuramente una mancanza nei confronti di chi, fino ad ora, ha sempre difeso le sorti della struttura ospedaliera di quartiere.

La serata si è completata con intermezzi musicali che hanno stemprato gli animi regalando ai presenti attimi di serenità, quella stessa che gli avvenimenti succitati hanno incrinato in maniera forte e sconsolante.

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Articolo pubblicato il 21/04/2012