Cuneo. Ancora polemiche per la partecipazione del Sindaco alla Messa a Madonna della Riva

Ad esprimere disappunto Filippo Blengino, Segretario politico di "Radicali Cuneo".

Nei giorni scorsi abbiamo scritto un articolo per esprimere lo sconcerto di molti cittadini rispetto alla partecipazione del Sindaco Manassero alla cerimonia del centenario di consacrazione del Santuario di Madonna della Riva di Cuneo.

Alcuni nostri lettori ci hanno segnalato il fatto che, se da un lato è inopportuno che il Vescovo della Chiesa Cattolica faccia salire all’altare un politico che parteggia per tutto ciò che la Chiesa contesta, dall’altro è altrettanto discutibile che un Sindaco ponga sotto il patrocinio di un’entità religiosa un comune che – a conti fatti – non è abitato da soli Cattolici.

Questo atteggiamento lede il principio di laicità dello Stato. Come sempre facciamo, abbiamo chiesto una dichiarazione in merito a chi della laicità dello Stato ha fatto il suo “life motive”.

Filippo Blengino (nella foto a destra), Segretario politico di “Radicali Cuneo”, appresa la notizia ci ha detto: “Apprendiamo da “La Guida” che, in occasione del centenario della consacrazione del Santuario Madonna della Riva a Cuneo, avrebbe partecipato anche la Sindaca di Cuneo offrendo delle rose quale “affidamento della città alla Madonna”. Noi crediamo che la sfera religiosa debba riguardare solo i singoli, e non anche le Istituzioni. In quasi tutti i Comuni italiani si mantiene una tradizione, del tutto abbandonata in altri Paesi, che pretende di mischiare lo Stato con la fede cattolica. Noi continuiamo a credere nel principio costituzionale di laicità dello Stato, per questo riteniamo che non sia corretto fare alcun affidamento, neppure simbolico, ad una religione di una città in cui vivono persone che hanno (o non hanno) diverso credo”.

Parole dense di saggezza e di aderenza a quelli che sono i dettami normativi della nostra Italia.

Sarebbe auspicabile che tanto il Vescovo, Piero Delbosco, quanto il Sindaco, Patrizia Manassero, chiarissero la vicenda per dare risposte a quei cittadini che – in assoluta legittimità – si chiedono quale motivo abbia spinto la Diocesi di Cuneo e il Comune di Cuneo a compiere tale atto formale e istituzionale.

Noi, come sempre facciamo, restiamo a disposizione per eventuali integrazioni o precisazioni.

 

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Articolo pubblicato il 08/06/2023