“Paradisi piccoli e grandi, tra cielo e terra”, a Grugliasco (Torino)

Foto di Carlo Nebbia e Matteo Di Nicola presso l’Aula SAMEV A del Campus Agrovet

A Grugliasco (Torino), lunedì 12 giugno alle ore 18:00, sarà inaugurata la mostra “Paradisi piccoli e grandi, tra cielo e terra” che propone fotografie di Carlo Nebbia e Matteo Di Nicola, presso l’Aula SAMEV A del Campus AGROVET, in Largo Paolo Braccini 2, al piano terra del complesso didattico.

Soggetti delle foto in esposizione sono anfibi, rettili e uccelli.

È opportuno ricordare che anfibi e rettili sono notoriamente tra i vertebrati meno conosciuti e apprezzati, nonostante rappresentino una componente fondamentale per i delicati equilibri degli ecosistemi che ci circondano.

Si tratta di specie spesso vittime di credenze popolari e ritenute addirittura dannose, tanto da essere ingiustamente temute e perseguitate.

La conoscenza dei rettili e degli anfibi che popolano il nostro territorio è un primo passo per superare i pregiudizi, comprendere la loro importanza e contribuire alla loro salvaguardia.

Il Piemonte, in un territorio di circa 25.400 km2, presenta una varietà erpetologica che ha poco da invidiare all’Italia intera.

Con questa mostra fotografica, Matteo R. Di Nicola, erpetologo professionista, accompagnerà i visitatori in un viaggio alla scoperta di tutte le specie di anfibi e rettili che popolano la nostra regione, corrispondenti al 40% delle specie presenti nell’intero territorio nazionale.

L’autore si dedica all’osservazione e lo studio di anfibi e rettili fin dall’età scolastica, combinando l’iniziale passione all’attuale professione. Matteo ha compiuto negli anni numerosi viaggi alla ricerca di questi animali su tutto il territorio nazionale, attraverso gli habitat più disparati. Al lavoro di ricerca scientifica, l’autore affianca anche opere di divulgazione, al fine di favorire la conoscenza e la protezione dell’erpetofauna, anche attraverso i social network.

La fotografia rappresenta un mezzo immediato attraverso il quale è possibile cogliere tutto il fascino e la bellezza di questi animali dalle molteplici peculiarità cromatiche e morfologiche, passando dal giallo vivace delle salamandre pezzate al nero profondo delle salamandre di Lanza, dal verde sgargiante dei rospi smeraldini alle tonalità meno appariscenti dei rospi comuni e dei colubridi, fino alle particolari livree delle vipere.

Gli uccelli sono considerati da sempre il simbolo dalla libertà. Rappresentano una delle più ricche e variopinte componenti del paesaggio e degli ambienti naturali, per i quali la varietà delle specie ornitiche presenti è considerata un importante indice di integrità.

Il Piemonte, regione ricca di ambienti naturali molto diversi e per certi aspetti unici come le risaie, vanta una tradizione secolare nell’ambito dello studio dell’avifauna (Bonelli, Lessona); oggi studiosi ed appassionati riuniti in varie Associazioni Naturalistiche, fra le quali  il Gruppo Piemontese Studi Ornitologici (GPSO), si occupano di monitorare l’andamento delle popolazioni ornitiche particolarmente a fini conservazionistici. 

L’autore delle immagini – Carlo Nebbia – Tossicologo presso il Dipartimento di Scienze Veterinarie di UNITO, coltiva lo studio dell’avifauna come passatempo prezioso per «ricaricare le batterie» ed è un fotografo dilettante appassionato di caccia fotografica. Per lui, la fotografia rappresenta non soltanto un mezzo per identificare le varie specie, ma anche un’occasione per rivivere momenti, situazioni ed emozioni uniche.

In quanto attraversato da importanti rotte migratorie e caratterizzato da numerosi ambienti naturali, il Piemonte annovera oltre 400 specie, delle quali oltre 190 nidificanti.

La mostra ha come sfondo gli ambienti del Monferrato (pianura, collina, zone umide) e le risaie vercellesi. La scelta (avvenuta fra le oltre 200 specie fotografate dall’autore) ha tenuto conto di criteri quali relativa rarità, particolari momenti del ciclo vitale o combinazioni cromatiche.

Una sezione a parte è stata dedicata ai rapaci ed alle specie alloctone, la gestione di alcune delle quali sta assumendo aspetti problematici.

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Articolo pubblicato il 08/06/2023