Campi nomadi autorizzati
Campo nomadi di Lungo Stura Lazio

In solo anno impegnati 1.240.363,27 euro più IVA

"Secondo i dati ottenuti dal Comune con apposita interrogazione, nell'anno 2010 solo i 4 campi nomadi autorizzati sono costati alla Città di Torino un milione di euro.Tra i costi sostenuti per luce, acqua, riscaldamento, pulizie, derattizzazione, manutenzione ordinaria e straordinaria e "mediazione culturale" in solo anno si sono volatilizzati 1.240.363,27 euro più IVA, se aggiungiamo i fondi versati dalla Prefettura ad Amiat e Terra del Fuoco per la fallimentare pulizia del campo abusivo di Lungo Stura Lazio."

Lo ha denunciato Maurizio Marrone, coordinatore vicario PdL Torino e consigliere comunale, durante la conferenza stampa tenutasi oggi presso la sezione PDL di Barriera di Milano che ha aggiunto: 

"Letteralmente volatilizzati se guardiamo allo stato attuale dei campi rom, eppure la sinistra non perde il vizio se consideriamo la delibera di Giunta Fassino, che stanzia ulteriori ipotetici 700.000 euro della Prefettura da regalare a quello stesso associazionismo che finora non ha risolto nulla, per ripetere in via Germagnano il fallimento di Lungo Stura Lazio. Se e' così che la sinistra intende spendere i 5 milioni attesi dal governo, tanto vale procedere subito agli sgomberi: in Consiglio Comunale e' già iscritta all'ordine del giorno una mia mozione che va in questo senso".

"Se si calcola il numero di nomadi, regolari, presenti nei campi autorizzati (circa 800) si scopre che il costo di ogni singolo nomade grava sui cittadini oltre 1250 euro, una cifra spropositata se si considera l'abusivismo dilagante e il degrado indecente – ha aggiunto Augusta Montaruli, vice capogruppo PdL in regione Piemonte -. I campi devono essere riformati con la registrazione della presenza all'ingresso e uscita, la permanenza temporanea, lo sgombero di chi non rispetta la legge".

"Ci devono essere regole e doveri uguali per tutti. Questo chiedono, e lamentano, i torinesi rivolgendosi all’Osservatorio PdL su Sicurezza e Degrado – aggiunge Patrizia Alessi, Responsabile dell’Osservatorio -: ognuno di noi tiene pulita la propria abitazione e paga le tasse per la raccolta rifiuti, mentre nei campi rom questo non avviene con il risultato che paghiamo noi, anche per loro!”.

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Articolo pubblicato il 18/04/2012