L’assessore Cirio: “La legge del ’95 non è più attuale. Necessario riscriverla”
Sport Piemonte

Attivo il tavolo di lavoro che si occuperà di scrivere una nuova legge a servizio del mondo sportivo piemontese

Dopo il primo incontro di insediamento del febbraio scorso ed il prosieguo nel mese di marzo presso l’Assessorato regionale allo Sport, è operativo il tavolo di lavoro che si occuperà di scrivere una nuova legge a servizio del mondo sportivo piemontese, partendo dall’attuale normativa, la Legge 93 del 1995 “Norme per lo sviluppo dello sport e delle attività fisico motorie”.

Del gruppo fanno parte insieme alla Regione, il Coni con il presidente Gianfranco Porqueddu, il CIP con William Mansero, le Federazioni con Stefano Mossino, le Discipline Sportive Associate con Raffaele Di Gennaro, gli Enti di Promozione Sportiva con Filiberto Rossi, l’Unione delle Province Piemontesi con Giuseppe Cardona, l’Uncem, l’Anci e l’Anpci (piccoli Comuni) rappresentati da Andrea Tronzano, il MIUR con Valter Peroni, tre esperti in materia nominati dalla Giunta, Teresa Maria Alfano, Gianluigi Cimino e Mario Picco, ed infine il dott. Piero Astigiano, esperto di medicina sportiva.

“È arrivato il momento di riscrivere la Legge n. 93 per avere uno strumento realmente a sostegno dello sport di base - aveva sottolineato l’assessore allo Sport della Regione Piemonte, Alberto Cirio – La normativa attuale era all’avanguardia quando è nata, ma negli anni è diventata inadeguata. Ci sono discipline che nel 1995 non esistevano ancora in Piemonte e che, quindi, la legge regionale non prende in considerazione.

È il caso, ad esempio, del Rugby, del Twirling, dell’Orienteering e di molti altri sport. Ma lo testimonia anche il numero ridotto di soggetti che riescono ad accedere ai nostri bandi regionali e di coloro i quali, alla fine, hanno i requisiti di legge per ottenere un contributo. Anche dal punto di vista dell’impiantistica è più logico oggi convertire le infrastrutture esistenti, piuttosto che finanziarne di nuove per accogliere le discipline nate di recente. Questo nell’ottica della razionalizzazione sia delle risorse che delle infrastrutture stesse. Inoltre sarà importante introdurre nella nuova legge anche il concetto di sport come motore di turismo.

Le Olimpiadi di Torino 2006, di cui proprio in queste ore celebriamo il 6° anniversario, hanno creato un binomio vincente che negli ultimi anni ha visto la nostra Regione palcoscenico privilegiato di eventi sportivi internazionali di altissimo livello. Non possiamo non tenerne conto anche a livello normativo, per questo con l’aiuto del CUS stiamo avviando un monitoraggio del valore e della ricaduta economica degli eventi sportivi che ospitiamo. L’obiettivo è di chiudere il lavoro del tavolo entro la fine del 2012, in modo da proporre, poi, al Consiglio Regionale la bozza del nuovo testo di legge”.

Il prossimo appuntamento è fissato per il 18 aprile prossimo presso l'Assessorato regionale allo sport; il binomio che sport/turismo, evidenziato peraltro da Cirio, può essere la carta vincente per dare luce e spazio a tante attività sportive che oggi vengono definite "minori" nonostante abbiano un notevole numero di praticanti e tesserati.

La sinergia sport/turismo ha sempre funzionato; pieno merito va riconosciuto all'Assessore regionale Alberto Cirio per aver affrontato questo problema che si trascinava nel tempo e che ha finalmente trovato lo sbocco per poter valorizzare l'impegno e la dedizione di chi, con scarsi contributi, si è sempre adoperato per affermare il diritto alla visibilità di sport importanti colpevolmente trascurati.

(Dall'alto a sx Gianfranco Porqueddu, Alberto Cirio, Raffaele di Gennaro, Andrea Tronzano)

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Articolo pubblicato il 16/04/2012