Emergenza abitativa
La Mole Antonelliana, simbolo della città di Torino

I Consiglieri comunali Marrone (Pdl) e Ricca (Lega Nord) intervengono in proposito

Dopo il parere tecnico positivo dato dalla Commissione emergenza abitativa, sarà discusso oggi in Sala Rossa l’emendamento, da inserire tra i criteri per l'attribuzione dei punteggi descritti dall'art. 16, che prevede il riconoscimento dell'anzianità di residenza con un'attribuzione graduale di punti in relazione agli anni vissuti nella nostra Città (per la precisione da 3 a 5 anni - punti 1, da 5 a 10 anni - punti 3, da 10 a 15 anni - punti 4, da più di 15 anni - punti 5).

"L’obiettivo di questo emendamento – hanno illustrato il consigliere comunale Maurizio Marrone (PdL) ed il capogruppo Fabrizio Ricca (LN) - vuol essere il riconoscimento al radicamento torinese, in quanto valore, tutelando non solo gli Italiani ma anche gli immigrati più integrati, seguendo un modello già attuato in molti Comuni italiani".

"Situazioni reddituali - hanno proseguito -  poco chiare e inevitabilmente meno documentabili, maggiore probabilità di essere seguiti dai Servizi Sociali e famiglie molto numerose di fatto procurano ai richiedenti stranieri in media diversi punti in più rispetto agli Italiani che si trovano nelle medesime condizioni socioeconomiche, così chi e' nato e cresciuto a Torino si trova ad attendere la casa popolare in eterno. In questo modo gli extracomunitari finirebbero spesso davanti agli Italiani nelle graduatorie per la casa popolare, da bando o per emergenza abitativa".

Infine i Consiglieri hanno concluso con un invito alla maggioranza:

"Chiediamo al centrosinistra di non rifiutare aprioristicamente per pregiudizi ideologici questo emendamento, bensì di valutarlo attentamente così da non dare adito ad una guerra tra poveri, sempre più a rischio nelle periferie colpite al cuore dalla crisi".

 

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Articolo pubblicato il 11/04/2012