Nestore Fasolis: Un generale dal coraggio memorabile

Di Alessandro Mella

Il periodo che andò dalla fine dell’Ottocento ai primi anni del Novecento vide sorgere numerose figure di valorosi ufficiali e militari che fecero davvero onore al nostro paese nel solco della tradizione che aveva attraversato tutto il Risorgimento.

Tra questi militari emerse la figura, spesso dimenticata, di Nestore Fasolis nato a Torino e vissuto per molti anni a Pino Torinese.

Il nostro giovane prese presto la carriera militare la quale, ad un ragazzo ambizioso e coraggioso, poteva offrire molte possibilità importanti per l’avvenire. Sottufficiale allievo al Corso Ufficiali venne promosso sottotenente ed assegnato al 5° reggimento fanteria nel 1891 quando ancora regnava Umberto I. (1)

Passato al grado di tenente fu trasferito al 14° reggimento fanteria e dislocato a Palermo ove, durante uno dei tanti moti del tempo, reagì all’aggressione di un dei partecipanti alle proteste salvando il suo ufficiale e superiore e meritando una medaglia di bronzo al valore militare:

Durante la repressione di un Tumulto, visto il proprio superiore, che, ferito e con la sciabola spezzata, stava per essere sopraffatto, corse in di lui aiuto arrestando il feritore, ed a sua volta assalito, mantenne l’arresto difendendosi con la sola sciabola. Palermo, 2 Marzo 1904. (2)

Lasciata la Sicilia il nostro ufficiale raggiunse la Tripolitania e la Cirenaica ove diede buona prova nella guerra Italo-Turca del 1911-1912 trattenendosi in Africa Settentrionale per qualche tempo.

Quando, pochi anni dopo, il Regno d’Italia entrò in guerra contro l’Austria, era il maggio del 1915, egli fu subito mobilitato e combatté con tale coraggio e determinazione da meritare ben tre medaglie d’argento al valore militare in pochi mesi:

Con fermezza d’animo ed balda energia, seppe dominare il panico prodotto fra le sue truppe da violento fuoco d’artiglieria avversaria, e, riordinatele, le condusse, per ben due volte all’assalto, dando ai propri dipendenti mirabile esempio di impavido disprezzo del pericolo. Monte Mrzli-Vhr, 3 giugno 1915. (3)

Con intelligenza ed arditezza, guidava per più giorni consecutivi all’attacco di una forte posizione nemica il proprio battaglione, dimostrando in ogni circostanza mirabile calma, serenità, coraggio e molto ascendente sulle truppe dipendenti. Monte Mrzli-Vhr, 14-16 agosto 1915. (4)

Dava prova di mirabile energia e coraggio e grande spirito di iniziativa, incalzando il nemico e conducendo personalmente, per ben tre volte, le sue truppe all’assalto della posizione avversaria, e conservando il terreno conquistato, pur avendo perduti quasi tutti gli ufficiali del suo battaglione. Monte Mrzli, 22 ottobre 1915. (5)

In ogni azione il nostro Nestore dimostrava coraggio ed abnegazione ma anche perizia e capacità tecnica. Un ufficiale talentuoso e brillante, difficile da spaventare, saldo nello spirito e rapido nelle decisioni.

Tali virtù colpirono con favore SAR Emanuele Filiberto di Savoia, Duca d’Aosta, il quale volle conferirgli il proprio encomio solenne:

Al colonnello comm. Nestore Fasolis venne conferito dal Duca d’Aosta l'encomio solenne con la seguente motivazione: «Assunto il comando del 48  reggimento fanteria, nel giorno precedente un’azione diede sagge ed intelligenti disposizioni durante il combattimento impresse personalmente tale energico impulso, che la proprie truppe si comportarono assai lodevolmente nella avanzata per la conquiste dell’obbiettivo assegnato».  (Dosso Faiti, Carso, 24 maggio 1917). (6)

Raggiunto ormai il grado di colonnello, mostrò di essere un comandante che non si nascondeva dietro mappe e binocolo ma che sapeva gettarsi, quando necessario, nella mischia come fece quando, in un coraggioso assalto, rimase gravemente ferito al punto da meritare le insegne dell’Ordine militare di Savoia concessegli dal Re Vittorio Emanuele III a sua volta al fronte:

Al colonnello comm. Nestore Fasolis, nostro concittadino, comandante un reggimento di fanteria, è stata concessa la Croce di cavaliere dell'Ordine militare di Savoia, colla seguente motivazione: «Passato l‘Isonzo a Doblar, il 19 agosto 1917, guidò animosamente il suo reggimento alla conquista delle sovrastanti posizioni di Naraunik, Ravne e Costone Roccioso. Nella notte sul 23 agosto, rimasto gravemente ferito nell'attacco del Mesniak, mantenne con calma e stoica serenità il comando del reggimento, fintanto che fu richiesto dalla situazione. (Altipiano di Kal, 19-23 agosto 1917)». (7)

Passato il conflitto cui quasi miracolosamente sopravvisse, Fasolis rientrò a casa e qui proseguì la sua carriera raggiungendo la greca di generale fino alla promozione a generale di divisione. (8) Restò in servizio attivo fino al 1934 quando, generale di divisione in servizio permanente effettivo, fu messo a disposizione per sovrannumero. (9)

Questo non gli impedì di ricevere ulteriori riconoscimenti per la sua luminosa carriera tanto che poté aggiungere ai suoi nastrini quello di commendatore dell’Ordine Coloniale della Stella d’Italia nel 1939. (10)

Nel 1941, invece, mentre già una nuova guerra infiammava e devastava l’Europa, la Casa di Savoia gli confermò la sua stima con la Gran Croce dell’Ordine della Corona d’Italia cui seguì poi il Gran Cordone. (11)

A quel tempo il nostro militava orgogliosamente nell’Istituto del Nastro Azzurro tra Decorati al Valor Militare.

Settantenne, avanti con gli anni per quell’epoca, stanco dopo anni di imprese militari eroiche, Nestore Fasolis si spense a Torino dopo aver visto l’Italia divisa in due, l’invasione tedesca, la liberazione del paese ed il tramonto melanconico della monarchia in cui tanto aveva creduto:

Dopo lunga e nobile vita, tutta dedicata all’Esercito e alla Patria, è sabato deceduto l'’ECC. CAV. DI C.r. CROCE Nestore Fasolis Generale di Corpo d'Armata. Ferito grande decorato della Grande Guerra. Decorato del Gran Cordone della Corona d'Italia, di tre medaglie d'argento e una di bronzo al valor militare, una medaglia d'argento al valor civile.

Ne danno il triste annunzio la moglie Agata Carozzo; i figli: Dott. Cav. Luigi Amedeo con la moglie e bimbi, Nella e bimba; le sorelle, la cognata, i parenti tutti. Per espressa volontà del defunto, no fiori, né lutto, e funerali modesti. (12)

Lui che aveva udito il fragore, le urla, i boati dei campi di battaglia se ne andò in silenzio. Con modestia, mestamente, sobriamente, spartano come solo un vero militare saprebbe fare. Nestore Fasolis, un eroe da non dimenticare.

 

NOTE

1) Bollettino delle Nomine, Ministero della Guerra, Dispensa 32, 8 agosto 1891, p. 317.

2) Archivio dell’Istituto del Nastro Azzurro tra Decorati al Valor Militare.

3) Ibid. Con vero piacere abbiamo appreso che al cav. Maggiore Nestore Fasolis, fratello all’egregio concittadino Paolo Fasolis, è stata conferita, coll’ ultimo Bollettino Ufficiale del 2 Maggio corrente, la medaglia d’argento per atto di vero coraggio e valore compiuto al monte Mrzlivrh. L’onorificenza è infatti così motivata: «Con fermezza d’animo e con balda energia, seppe dominare il panico prodotto fra le sue truppe da violento fuoco d’artiglieria avversaria e, riordinatele, le condusse arditamente, per ben due volte all’assalto, dando ai proprii dipendenti mirabile esempio  d’impavido disprezzo del pericolo». Al distinto ufficiale ed al di lui degno fratello, che tanto utile lavoro compie nell’Ospedale della Croce Rossa della nostra città, le nostre vive congratulazioni. (L’Unione Monregalese, 39, Anno XVIII, 14 maggio 1916, p. 3).

4) Ibid.

5) Ibid.

6) La Gazzetta di Mondovì, 13, Anno XXX, 16 febbraio 1918, p. 2.

7) La Stampa, 73, Anno LII, 14 marzo 1918, p. 3.

8) Il Comm. Nestore Fasolis, Cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia, Ispettore di Mobilitazione a Cuneo, è stato nominato Generale di Divisione a disposizione del Ministero. La notizia sarà appresa, con piacere a Mondovì, dove la famiglia Fasolis e specialmente il Cav. Paolo, che tenne per tanti anni l’Agenzia della «Reale», ha lasciato buona memoria, di sè. Al distinto Generale le nostre congratulazioni ed auguri. (L’Unione Monregalese, 10, Anno XXXI, 9 marzo 1929, p. 2).

9) Bollettino Ufficiale, Ministero della Guerra, Dispensa 41, 29 giugno 1934, p. 2223.

10) Il gen. di divisione in ausiliaria camerata Nestore Fasolis, del direttorio del Nastro Azzurro, Cavaliere di Savoia e cinque medaglie al valore, grande medaglia mauriziana, è stato testé nominato commendatore dell'Ordine Coloniale della Stella d'Italia. Il gen. Fasolis fu, infatti, uno dei pionieri della nostra espansione africana, valoroso combattente nella campagna libica. (La Stampa, 236, Anno LXXIII, 5 ottobre 1939, p. 5).

11) L'Eccellenza generale di Corpo d'Armata grand'uff. Nestore Fasolis, grande decorato di guerra, componente il Direttorio del Nastro Azzurro, è stato nominato cavaliere di Gran Croce della Corona d'Italia. (La Stampa, 22 marzo 1941, p. 5).

12) La Nuova Stampa Sera, 169, Anno I, 3 novembre 1947, p. 2.

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Articolo pubblicato il 10/04/2023