Approvato il ddl sulla sanità
L'Aula del Consiglio regionale del Piemonte

Cuore del provvedimento è la costituzione di federazioni sovrazonali

Dopo sette sedute, è stato approvato in Aula il 27 marzo con 32 voti favorevoli, 19 contrari e alcuni emendamenti di sostanza il disegno di legge che prevede la riorganizzazione del sistema sanitario regionale. Cuore del provvedimento è la costituzione di federazioni sovrazonali, società consortili destinate a svolgere in maniera centralizzata attività di supporto non sanitarie per tutte le aziende sanitarie regionali afferenti a ciascuna federazione.

 

Le ultime battute del confronto hanno riguardato il tema dei consorzi socioassistenziali, per i quali le opposizioni chiedevano la proroga. Un’ipotesi che è stata respinta anche nella formulazione proposta dalla Giunta, che prevedeva la proroga fino al 31 dicembre previa messa in liquidazione dei consorzi.

 

L’opposizione ha ribadito nel complesso insoddisfazione per l’istituzione dei nuovi soggetti sovrazonali, che di fatto non concorrono alla razionalizzazione dei costi che si era prefissata la Giunta e non migliorano l’efficienza del sistema.

 

La maggioranza ha invece espresso soddisfazione per il risultato raggiunto, grazie soprattutto alla disponibilità al dialogo della Giunta.

 

Al termine è stato anche approvato un ordine del giorno, (l’opposizione non ha partecipato al voto), proposto dalla Giunta, nel quale il Consiglio impegna la Giunta ad adottare, entro 90 giorni dall’entrata in vigore della presente legge, i provvedimenti necessari per individuare gli strumenti organizzativi più idonei al fine di garantire la massima efficienza ed efficacia del servizio di emergenza urgenza territoriale (118).

 

Riorganizzazione del sistema sanitario regionale

 

È prevista una centralizzazione delle funzioni di supporto (tecniche, logistiche ed amministrative), oggi svolte da ciascuna azienda sanitaria regionale, in capo a un nuovo soggetto giuridico (le federazioni) che le effettua per le aziende appartenenti a un ambito territoriale sovra zonale.

 

Sono costitute sei federazioni sovrazonali in forma di società consortili a responsabilità limitata di diritto privato.

A ciascuna federazione aderiscono tutte le aziende sanitarie regionali dell’area.

 

Le federazioni si occuperanno di:

  • gestire i piani di acquisto annuali e pluriennali e l’approvvigionamento di beni e servizi ad eccezione dei servizi socio-sanitari;
  • gestire il materiale, i magazzini e la logistica;
  • sviluppare e gestire le reti informative e la digitalizzazione del sistema;
  • gestire il patrimonio immobiliare per l’ottimizzazione di manutenzione, appalti, alienazioni in coerenza con indirizzi regionali
  • programmare investimenti e valutare le tecnologie sanitarie, in coerenza con indirizzi regionali
  • gestire il patrimonio tecnologico per l’ottimizzazione in materia di manutenzione, acquisizione, riallocazione e dismissione;
  • gestire e organizzare i centri di prenotazione;
  • gestire gli affari legali.

 

La Giunta regionale individua annualmente gli obiettivi delle federazioni e monitora la loro attività.

 

Gli organi delle federazioni sono:

 

  • l'Assemblea, costituita dai Direttori Generali delle aziende sanitarie

consorziate;

  • l'Amministratore unico, nominato dall'Assemblea consortile su designazione

del Presidente della Giunta regionale;

  • il Collegio Sindacale, composto da tre membri nominati dall'Assemblea consortile fra i componenti dei collegi sindacali delle aziende sanitarie afferenti alla federazione, senza oneri aggiuntivi per quest’ultima.

 

L’incarico di amministratore unico ha durata non inferiore a tre anni e non superiore a cinque ed è rinnovabile.

Il Collegio sindacale dura in carica per lo stesso periodo del mandato dell’Amministratore unico ed è rinnovabile.

 

La federazione sovrazonale non ha personale proprio e si avvale di personale assegnatole funzionalmente dalla Regione Piemonte, dalle aziende sanitarie e dagli enti locali.

Oltre che l'Assemblea dei soci, la Giunta regionale verifica i risultati della gestione in relazione agli indirizzi e agli obiettivi assegnati e presenta una relazione al Consiglio regionale entro il 31 marzo di ciascun anno.

 

Sulle politiche sociali

 

La Regione promuove e incentiva, anche finanziariamente, il raggiungimento della

coincidenza territoriale tra distretto ed ente gestore dei servizi socioassistenziali.

 

 

 

 

  

 

 

 

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 27/03/2012