Crisi emittenti private regionali
Alcune emittenti a rischio

Interrogazione urgente del Consigliere regionale Roberto Tentoni

 

Il Consigliere Regionale Roberto Tentoni ha presentato un’interrogazione urgente al Presidente della Giunta Regionale Roberto Cota e all’Assessore al Lavoro in merito al problema delle cinque emittenti private regionali piemontesi (Quintarete, Videogruppo, GRP, Telestudio e Telesubalpina) che rischiano di chiudere entro l’anno, se non addirittura prima.

 

“Ho avuto modo di partecipare a numerosi dibattiti in trasmissioni presso alcune di queste emittenti – ha dichiarato il Consigliere – e ho potuto apprezzare la generale professionalità dei giornalisti e del personale tecnico e come queste emittenti possano contare su un pubblico affezionato e svolgano comunque un meritorio ed importante lavoro di informazione  e di approfondimento a livello locale e regionale".

 

Tentoni ha proseguito sottolineando:

 

"Perciò sono assai preoccupato del silenzio che circonda questa grave vicenda, che rischia tra l’altro di costare un altro centinaio di posti di lavoro diretti e quasi altrettanti nell’indotto di collaboratori e fornitori e ho chiesto al governo regionale un intervento specifico per far fronte a questa emergenza che è anche democratica, in quanto impoverisce il panorama dell’informazione territoriale".

 

Le emittenti hanno dovuto investire quasi 1 milione di euro ognuna per il passaggio al sistema digitale e si sono poi trovate con un rallentamento evidente degli introiti pubblicitari conseguente alla crisi del commercio e al calo dei consumi. In questa situazione è evidente il rischio di collasso per qualsiasi impresa.

 

"Contemporaneamente – ha concluso Tentoni -  ho chiesto anche al Presidente Cota di attivare controlli molto attenti da parte dell’organismo regionale competente, il Corecom, che è il Comitato di controllo regionale sulle attività di comunicazione, poiché risulterebbe l’esistenza di emittenti che ottengono i contributi regionali pur limitandosi alla mera lettura di dispacci di agenzia, a scapito di tv. come tra le altre quelle a rischio di chiusura, che hanno sempre svolto una funzione importante e autonoma di informazione e di dibattito.

Le risorse regionali, in un momento di grande difficoltà per le casse pubbliche, devono essere concesse solo a chi fornisce un vero servizio di informazione.”

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 21/03/2012