Il dubbio amletico accompagna l'ultima prova dei granata
Il match con la Juve Stabia sarà ricordato più per il non gioco che per altro.
Anzi, la prova dei granata è stata in alcuni momenti sconcertante: una squadra di blasone che vuole tornare in A non può fare melina nella sua metà campo cercando di provocare un attacco avversario su cui incidere con il contropiede.
Ed è inutile, a parer nostro, voler sostenere che la colpa è della squadra di casa che non ha mai attaccato (Ventura); meno male perchè quando lo hanno fatto sono andati in gol dopo un palo clamoroso di Sau, autore poi della marcatura.
Sgrigna ci ha messo la pezza quasi subito e da lì in avanti non si è visto nè gioco, nè la voglia di fare gioco. Viene da chiedersi cosa si possa fare per migliorare e fare i risultati che competono alla prima della classe!?!
Giocatori che passano da prestazioni super all'anonimato completo, altri che finalmente giocano e fanno rimpiangere gli assenti; fare il risultato, per il Toro, vuol dire vincere, vuol dire imporre il sigillo di casata; le vittorie a tavolino non devono servire per cullarsi in una posizione arrivata dal cielo.
E poi non si sa mai! Commentare un match così è difficile; alcuni i tifosi sono ormai al limite della sopportazione, altri continuano a vedere il bicchiere mezzo pieno, altri ancora, gli irriducibili, soffrono in silenzio sperando nella prossima partita.
E stiamo parlando della squadra prima in classifica, per ora, in attesa del posticipo Pescara - Brescia; ma la critica deve guardare al di là dei punti acquisiti e delle parole del mister Ventura il quale dice che il Toro deve avere personalità senza sottostare a quello che vuole il pubblico: se quella vista a Castellamare di Stabia è personalità, i dubbi sulla promozione diretta aumentano.
Anche perchè il Verona, che lo scorso turno ha castigato il Toro in casa, continua nella marcia come il Sassuolo che sotto di 2 gol e in trasferta ha vinto 3 a 2 segnando il gol match negli ultimi sprazzi di partita: questa è personalità. La prossima sarà all'Olimpico contro il Gubbio di Gigi Simoni: all'andata fu un primo segnale; si spera, per i granata torinisti, che non ci sia una conferma.
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Articolo pubblicato il 18/03/2012