Non ne avevamo parlato perchè la Giustizia sportiva doveva emettere un verdetto che non permetteva ipotesi di alcun genere in quanto non spettava a nessuno fuorchè all'Ente preposto la sentenza definitiva. Ebbene, ora che è giunta e che il Toro si è trovato tre punti in più ritornando in testa alla classifica, esprimiamo il nostro parere che per nostra correttezza deontologica non avevamo manifestato.

Ci era subito sembrato grottesco il far continuare una partita che era stata disputata a "singhiozzo" per le continue interruzioni dovute all'impianto di illuminazione dello stadio di Padova: una cosa è l'incommensurabile come improvvise mutazioni metereologiche momentanee, ma ben altro è la responsabilità oggettiva in merito al funzionamento difettoso dell'impianto elettrico del campo.

Dispiace, sportivamente parlando, che si debba perdere o vincere così; parer nostro è che si sarebbe potuta sospendere la partita almeno al secondo black out e ripeterla interamente, ma il frenetico calendario intrecciato alle esigenze dei media, probabilmente, ha fatto sì che sia stata la Corte federale ad emettere il verdetto giunto, peraltro, a parecchi giorni dalla prosecuzione della partita (14 minuti) in cui si confermò la vittoria del Padova per 1 a 0.

Dopo la sconfitta interna subita lunedì scorso per opera del Verona, il Toro incamera una boccata d'ossigeno quanto mai propizia in questo momento in cui si decidono le promozioni in A senza passare dai play off.