La rigidità del sistema bancario nuoce all'economia
La Banca d'Italia

Tentoni (Pdl): "La Regione deve attivarsi in tempi rapidi e in modo incisivo"

“Il  sistema  bancario continua a tenere un atteggiamento eccessivamente rigido nei confronti delle imprese che, pur se competitive e in buona salute, si vedono spesso negare - o concedere in misura assai inferiore a quanto necessario -  la liquidità che invece sarebbe indispensabile in questa difficile congiuntura economica”.

 

Lo denuncia il consigliere regionale del Pdl Roberto Tentoni, che sul problema ha presentato a Palazzo Lascaris una mozione urgente:

 

“Nel documento chiedo al governo regionale di utilizzare tutti gli strumenti a disposizione affinché i fondi di garanzia creati a vario titolo siano potenziati e divengano sempre più duttili rispetto alle esigenze di finanziamento del sistema produttivo. Inoltre, chiedo che la Regione  solleciti il Governo nazionale affinché venga maggiormente esercitato un opportuno ruolo di monitoraggio e di regolazione nei confronti del sistema bancario, in particolare con l’obiettivo di una più incisiva politica creditizia nei confronti delle imprese”.

 

Tentoni ha ulteriormente precisato:

 

“Anche a fronte della recente concessione di un maxi prestito da 230 miliardi di euro al tasso bassissimo dell’1 per cento da parte della Banca centrale Europea i nostri Istituti di Credito continuano a non esercitare quella  funzione di sostegno all’economia, che invece sarebbe vitale vista la profondità e complessità della  crisi  economica. Ho inoltre rilevato che il medesimo atteggiamento caratterizza anche l’operato delle  Banche del territorio, cosa ancora più preoccupante visto che tale atteggiamento contraddice apertamente la loro mission”.

 

Il Consigliere regionale del Pdl ha concluso affermando:

 

“Ho conoscenza diretta di moltissimi casi di credito negato, che si riferiscono a Istituti di riferimento nazionali e del territorio, di cui taccio i nomi per amor  di patria. Proprio per questo ritengo che la Regione debba muoversi in tempi rapidi e con incisività, prima che la situazione sia compromessa e, per usare una metafora efficace, per evitare che il meccanismo si inceppi non perché il motore non funziona, ma perché manca l’olio”.

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 14/03/2012