1° Congresso cittadino Pdl: maggioranza dei consensi per la mozione Magliano - Marrone
Il simbolo del Pdl

“Un PdL più grande nasce da un confronto costruttivo: Torino è la nostra Città"

Ieri notte, al termine del primo Congresso Cittadino del Popolo delle Libertà, la mozione Magliano-Marrone “Per un grande PdL – Torino è la nostra Città” ha ottenuto la maggioranza dei consensi.

"Ringrazio tutti i tesserati che hanno espresso il loro voto, in quello che è stato innanzitutto un grande evento democratico e di partecipazione; sono grato per la fiducia a coloro che hanno scelto di votare la mozione che abbiamo scritto traducendo in un programma la nostra esperienza sul territorio: il nostro scopo è costruire un partito che sappia essere vicino alla gente, che punti alla partecipazione, al coinvolgimento di un elettorato che possa identificarsi in un progetto, con lo sguardo volto a un futuro in cui il Popolo della Libertà dovrà tornare a essere il primo partito a Torino".

Così ha esordito Silvio Magliano aggiungendo:

"Si tratta di un risultato che si può conseguire soltanto con la volontà di rinnovare il PdL in modo unitario, accantonando le vecchie ruggini, le divisioni inutili e ricordando che ciò che ci unisce è più forte di ciò che ci divide, che il Popolo della Libertà è formato da donne e uomini fieri delle proprie convinzioni, accomunati da una comune radice valoriale ma soprattutto da obiettivi condivisi: la libertà, la valorizzazione dell’iniziativa individuale, delle azioni intraprese da ogni cittadino nel tentativo di dare una risposta ai bisogni delle persone, della solidarietà, della famiglia".

"Il Congresso di ieri - hanno aggiunto i due esponenti del Pdl -  è stata in questo senso una grande dimostrazione di voglia di esserci, di partecipare, di costruire insieme un grande partito per gettare le basi di una nuova stagione politica di Torino. La nostra gestione del coordinamento cittadino parte dunque da una mano tesa a tutti coloro che vogliono davvero collaborare a questo progetto, ricordando che, da oggi, abbiamo obiettivi comuni e un grande traguardo da raggiungere, ricostruire il nostro rapporto con il territorio per rivendicare, dopo anni di governo del centrosinistra, la nostra voglia di un rinnovamento nell’Amministrazione di questa Città".

Silvio Magliano e Maurizio Marrone hanno concluso illustrando il programma di lavoro sul territorio:

"Allo scopo di ottenere questo risultato, da oggi lavoreremo per realizzare quanto, in dieci punti, abbiamo proposto nella nostra mozione: come spunti ideali, auspichiamo il rafforzamento e la tutela della nostra identità culturale come punto di partenza per un dialogo e un’accoglienza reale sul nostro territorio, la difesa di radici storiche e culturali che si riconoscono in un grande partito popolare europeo, l’attenzione alle persone in difficoltà, alle fasce più deboli che il Popolo della Libertà non può non porre in cima alla sua lista delle priorità".

In conclusione, sulle prospettive a venire, hanno affermato:

"Dal punto di vista del futuro del PdL, crediamo in un partito capace di valorizzare le competenze e di chiedere agli aderenti, ai militanti e agli eletti la capacità e il desiderio di assumersi le proprie responsabilità, sia come dirigenti, sia come cittadini desiderosi di apportare il proprio contributo, in una struttura meritocratica che sappia dotarsi di regole chiare e di premiare il merito. Per la Città, auspichiamo un futuro solidale, dove l’amministrazione abbia la capacità di sostenere e incoraggiare le iniziative dei singoli cittadini in un’ottica veramente sussidiaria, in un territorio sicuro che tenga conto, finalmente, delle esigenze delle periferie; una Torino che sappia sfruttare l’eccellenza delle proprie scuole e Università, attraendo giovani di valore che, una volta terminato il percorso di studi, decidano di restare in una Città capace di valorizzarli, puntando sulla ricerca, sull’innovazione e sulla qualità di aziende, imprenditori e lavoratori che non hanno mai smesso di puntare su loro stessi e sul territorio".

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 05/03/2012