“Mi sembra incredibile che la montagna cuneese, già sottoposta nel corso degli ultimi anni a massicci esodi di popolazione che ne hanno decretato di fatto lo spopolamento, debba pagare questo ulteriore prezzo”.

Francesco Toselli, consigliere regionale del Pdl eletto in provincia di Cuneo, chiede chiarimenti alla Giunta Regionale sui ventilati tagli che stanno mettendo a rischio 272 posti di operai forestali, di cui 78 nel solo Cuneese.

“Se verrà a mancare il loro lavoro – commenta Toselli – chi provvederà a contrastare quel dissesto idrogeologico che è stato causa delle alluvioni che tanti danni hanno provocato negli ultimi anni alla pianura? Come è pensabile parlare di prevenzione e salvaguardia del territorio se poi si lasciano sguarnite le zone montane e collinari?”.

Il consigliere regionale vuole sapere dall’assessore alla Montagna e da quello all’Agricoltura e Forestazione come l’esecutivo regionale intenda far fronte al problema, considerata anche la preoccupazione espressa in proposito da varie Comunità Montane e da diversi sindaci dei Comuni valligiani.

“Comprendo e condivido la necessità di una politica di rigore nella spesa regionale, tuttavia – afferma Toselli – non mi sembra che in Piemonte, e a maggior ragione nella provincia Granda, ci siano mai stati eccessi nell’utilizzo del personale forestale”.

“Siamo ben lontani – ha concluso l’esponente del Pdl – dalle cifre che gli organi di informazione ci hanno comunicato a proposito di certe regioni del Sud, dove logiche clientelari hanno superato qualsiasi criterio di buon senso. Ritengo che 78 operai forestali, considerata la vastità della superficie montagnosa e collinare della provincia di Cuneo, siano un dato minimale per poter assicurare quegli interventi indispensabili per la manutenzione minimale del territorio montano”.