Aeroporto Cuneo - Levaldigi: "Occorrono nuove infrastrutture ed il miglioramento dei servizi"
Il terminal dell'aeroporto di Cuneo - Levaldigi

Lo afferma il Consigliere regionale Francesco Toselli alla vigilia dell'assemblea dei soci

“Ritengo che la situazione dell’aeroporto di Cuneo-Levaldigi richieda a tutti – istituzioni, associazioni di categoria e forze politiche – una profonda riflessione per capire che cosa si vuol fare di questo scalo, alla luce anche delle preoccupazioni espresse dal presidente della Geac, Guido Botto”.

 

Francesco Toselli, consigliere regionale del Pdl, è intervenuto con queste parole alla vigilia dell’assemblea dei soci fissata per martedì 14 febbraio.

 

“I dati del 2011 – ha osservato Toselli – dimostrano che Levaldigi si è ritagliato una buona fetta di mercato nei voli low cost, ma occorre definire quanto prima la questione del sistema aeroportuale integrato piemontese in modo da capire una volta per tutte quali sono le prospettive strategiche dello scalo e il suo rapporto con Torino-Caselle".

 

“Nel corso degli anni – ha proseguito il consigliere regionale – sono state investite ingenti risorse pubbliche che, a mio avviso, non debbono andare sprecate. Va però anche detto che si era parlato di realizzare una serie di infrastrutture, a partite da quelle viarie, che consentissero un più facile collegamento all’aeroporto. Tutto questo, purtroppo, non è avvenuto e ci ritroviamo ogni volta,  in occasione dell’assemblea annuale dei soci per il bilancio, a dover affrontare sempre le medesime questioni”.

 

“Nei giorni scorsi – ha insistito Toselli – ho toccato con mano alcune disfunzioni, quale ad esempio il fatto che il centralino non assolve a quella funzione di informazioni all’utenza che sarebbe invece normale attendersi. Infatti, avendolo dovuto interpellare, ho constatato di persona che nessuno sapeva rispondere a quelle elementari domande che avevo posto”.

 

“Ritengo inoltre – ha puntualizzato il consigliere regionale - che sarebbe importante istituire, perlomeno in determinati giorni, servizi di bus navetta che possano garantire un accesso facilitato a quegli immigrati, i quali, partendo dallo scalo cuneese, raggiungono i loro Paesi d’origine, Marocco, Romania, Albania, ecc.”.

 

“Per dirla in altri termini – ha affermato Toselli in conclusione – mi pare che sul fronte della comunicazione si potrebbe fare di più, migliorando in questo modo, senza particolari aggravi di costi, il servizio alla clientela”.

          

 

 

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Articolo pubblicato il 13/02/2012