RNCR - RSI per non dimenticare l'eccidio delle Foibe
Diego Michelini

Il Presidente Diego Michelini ha ricordato il tragico evento accanto alla lapide di Corso Cincinnato

Sabato 11 febbraio si è svolta presso la lapide in di Corso Cincinnato la manifestazione in memoria dell'eccidio delle Foibe, tragico evento storico da non dimenticare che sta ottenendo il giusto riconoscimento dopo anni di colpevole silenzio.

Anzi, oggi si parla della possibile istituzione di un treno della memoria che porti gli Italiani sui luoghi dell'eccidio per poter celebrare i propri morti, ma soprattutto per tener vivo il ricordo di una tragedia che ha segnato profondamente il cuore di tanti Italiani.

Lo ha dichiarato Diego Michelini il quale ha esordito dicendo:

"Mi sembra scrosanto, come ha riconosciuto peraltro lo storico Gianni Oliva; in verità giunge un pò tardi e mi pare che si stia cercando di recuperare il terreno perduto per riacquistare una credibilità persa con un colpevole silenzio".

L'assenza della Città non è passata inosservata:

"Ho inviato il comunicato con il programma della manifestazione ma come si è visto non è intervenuto nessuno. Mi ha invece fatto piacere la presenza del Consigliere Provinciale Renzo Rabellino (foto a sx) e dei Consiglieri Circoscrizionali Maria Luciana Pronzato, Vincenzo Saturnino e Gianluca Noccetti (foto a dx): una testimonianza che va al di la del credo politico e sta a significare il profondo rispetto per chi ha perso la propria vita anche "soltanto" per essere italiano. Sono grato anche a Forza Nuova e ad Alternativa Tricolore per aver risposto positivamente al mio invito ed aver condiviso con noi questo importante appuntamento".

(Foto sotto) Luigi Cortese, responsabile di Alternativa Tricolore, ha aggiunto:

"Noi sentiamo la necessità di ricordare gli italiani morti per l'unica colpa di essere italiani con un loro ideale e la loro bandiera".

Gli ha fatto eco il pinerolese Michele Miglio il quale ha voluto ricordare:

"Ho avuto la fortuna di conoscere Marco Perina, simbolo storico intramontabile. I morti, e ci tengo a sottolinearlo, devono godere del più profondo rispetto ed i nostri giovani dovrebbero riflettere sui documenti che testimoniano quelle atrocità; ma anche l'esodo di quella gente che da un momento all'altro si è vista privare di tutto ciò che aveva e con pochi minuti per andarsene dalla loro casa, dalla loro terra. Si è maturata una delle vergogne più grosse perchè a fronte di migliaia di morti ci sono un milione di esuli che si sono portati un pesante fardello di amarezze e delusioni".

Luigi Cortese ha voluto aggiungere:

"Non dobbiamo neanche dimenticare che, giunti in Italia, sono stati trattati come dei cani: a Bologna furono oltraggiati nei treni e privati di un qualunque aiuto in quanto venivano considerati sporchi fascisti".

Cortese ha chiuso affermando come in Italia siano stati collocati in campi profughi e dimenticati per anni da tutti e dalle Istituzioni. 

Infine il Presidente Michelini, che nel corso della manifestazione aveva ricordato la lettera inviata dal Presidente Nazionale Gianni Rebaudengo ed il sacrificio di Norma Cossetto, decorata con medaglia d'oro dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi nel 2006,  ha auspicato che nelle prossime occasioni ci sia maggiore partecipazione:

"Mi auguro di cuore che venga molta gente ad ascoltare la storia che, come diceva Cicerone, è maestra di vita. La storia va studiata e non interpretata come è stato sempre fatto fino a poco tempo fa. Questo deve diventare il giorno della memoria perchè testimonia lo scandalo dello consegna di Istria, Fiume e Dalmazia a chi aveva condotto quella che possiamo chiamare dolorosamente "pulizia etnica". E mi rattrista il ricordo di un Presidente della Repubblica Italiana che, intervenuto al funerale di costui, ha baciato la bara".

 Diego Michelini ha ricordato in chiusura gli incontri fra Tito, Togliatti e Pertini praticamente ogni mese dell'anno 1944 in un hotel di Roma senza peraltro nascondere un sentimento di dolorosa riflessione.  

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Articolo pubblicato il 11/02/2012