Ad Alba (CN) c’è VINUM!

La 44esima Fiera Nazionale dei vini del Piemonte, dopo due anni di sospensione, fa volare il turismo in Langa

E’ stata definita la più grande enoteca a cielo aperto d’Italia ed a ragione, è tutt’altro che uno slogan. Come nelle precedenti edizioni, nonostante i due anni di cattività causata dal Covid, la capitale della Langhe si presta a scenario naturale per il vino, il tartufo e la celebrazioni delle altre  prelibatezze alimentari.

Prodotti genuini, frutto della terra e del lavoro onesto di agricoltori, artigiani e vignaioli sapienti, non disgiunti dalla cultura che ogni iniziativa e manifestazione che si sviluppa in  questa terra, comporta.

«Un grande vino è, soprattutto, frutto di una paziente attesa - ha spiegato Liliana Allena, presidente dell’Ente Fiera albese, nel corso del taglio inaugurale- e questo abbiamo fatto, negli ultimi due anni, aspettando il ritorno di Vinum. La pandemia ci ha imposto un lungo stop e insieme alla Città di Alba ne abbiamo approfittato per affinare la manifestazione, rispettosi della tradizione che in 44 edizioni ha fatto di questo evento la più grande enoteca a cielo aperto d’Italia, ma allo stesso tempo innovando e definendo nuovi obiettivi».

Una manifestazione, importante e strategica: un’enoteca a cielo aperto dove a parlare è il territorio: «Per l’Ente Fiera – ha spiegato ancora Allena - Vinum è un evento strategico: salito di livello, edizione dopo edizione, presenta ancora un grande potenziale di crescita. È la casa del vino piemontese, dove trovano ospitalità tutti i Consorzi, con una rappresentanza dalla più piccola delle denominazioni fino ai grandi rossi iconici di queste colline. Allo stesso tempo è un evento caratterizzato da un’apertura al mondo che, quest’anno, partendo dalle regioni limitrofe al Piemonte, porterà ad Alba il neonato Consorzio dei Vini della Valle d’Aosta».

«Questa manifestazione – ha proseguito la presidente – rappresenta, tradizionalmente, l’apertura della stagione turistica per Alba, ma è un’opportunità trasversale per tutto il territorio di Langhe, Roero e Monferrato. Vinum è, soprattutto, un evento che genera flussi turistici e dà avvio a un certo tipo di turismo, che è quello enogastronomico. Non per niente la nostra città, a settembre, è stata scelta per ospitare la Global Conference on Wine Tourism. Tra i nostri obiettivi strategici c’è quello di internazionalizzare l’evento, sia come presenze di vini ospiti, che in termini di partecipazione di visitatori stranieri».

Parleremo del vino, delle 700 etichette presentate da oltre 400 produttori, ma prima ancora dell’atmosfera che si respira nel centro di Alba e nel percorso che separa i templi del vino ove con religioso rispetto i sommeliers propongono all’assaggio  i nettari che rendono famosa Alba nel mondo.

Cosa distingue questo lembo di Piemonte? Ormai gli stand, che presentano prodotti alimentari  di ogni genere pullulano in mille iniziative, in ogni angolo d’Italia, con diverse e discutibili modalità.

Qui, per le strade di Alba, andiamo incontro all’orgoglio, che non è spocchia, da parte dei produttori, oltre alla gentilezza del tratto e alla professionalità, tenuta quasi nascosta.

Dal Vino, ai formaggi, alle nocciole, ai dolci, alle prelibatezze gastronomiche, ed alle carni.

I 5 macellai consorziati presentano tra le altre gourmandises la salsiccia di Alba con il macinato di nocciola. Una vera ed esclusiva leccornia! Come i formaggi con i DOC famosi ed i  prodotti originali di nicchia che non hanno ancora raggiunto la celebrità, ma si assaggiano e assaporano per la genuinità che conquista il palato.

Tornando al vino che è il grande protagonista, i grandi vini delle Langhe si individuano per zone ben delimitate nei luoghi storici della città.

Piazza Medford ove sovrastano il re dei vini ed il vino dei re, ossia il Barolo ed il Barbaresco.

Il cortile della Maddalena

ove sono presenti i vini bianchi delle Langhe, e distanziati, Il Dolcetto, i Vini del Monferrato, l’Ovada Doc, i vini delle Colline del Monferrato casalese e dl Pinerolese, ed i vermouth.

A Palazzo Rossetti

vengono presentati i Roero DOCG, Roero Arneis DOCG e vini dei produttori della Città di Alba

Piazza Bubbio,

l’altra pregevole vetrina dei vini bianchi delle Langhe

In piazza San Paolo

c’è la vetrina astigiana che presenta l’Asti DOCG ed il Moscato DOCG, per terminare le libagioni con una sorprendente ed istruttiva rassegna delle Grappe.

Al visitatore che acquista il carnet delle degustazioni, vengono presentati e serviti, con professionalità, i vari assaggi dai sommeliers che porgono il nettare, ma lasciano ampia libertà di scelta sulla cantina di provenienza e l’anno di vinificazione. Gentilezza, stile e professionalità.

Ma non è tutto, Anche la Gastronomia locale ingentilisce il percorso della passeggiata colta e golosa, tra le vie e piazze di Alba. Si possono assaggiar prodotti originali che è difficile trovare altrove. Come le bagasce o i gnocchi sopraffini che in stagione reclamerebbero la grattatina di tartufo.

L’edizione di quest’anno, nel cortile della Maddalena, ospita lo stand della Valle d’Aosta che presenta il neonato” Consorzio Vini Valle d’Aosta” con 24 produttori di nicchia. Il loro intento è di uscire dai confini della Vallée per farsi conoscere e presentare, innanzitutto ai piemontesi le loro prelibatezze.

Le manifestazioni ed iniziative in agenda di quest’edizione di Vinum sono numerose e variegate, dall’intrattenimento intelligente dei bambini, alle visite alle cantine dei produttori, ai risvolti culturali del territorio.

C’è tempo sino all’8 maggio nei weekend, per un salto in questo nobile suolo, per arricchire la mente e deliziare il palato.

Per non dimenticare nulla e scegliere a seconda dei propri interessi, c’è un sito che vi dirà tutto, ma proprio tutto:

https://www.vinumalba.com

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Articolo pubblicato il 26/04/2022