"Un luogo, un tempo, un abito", al Castello Reale di Govone (Cuneo)

Mostra di abiti storici a cura dell'Associazione Culturale “Le vie del Tempo" di Sant'Ambrogio di Torino

Da sabato 2 aprile a domenica 15 maggio il Castello Reale di Govone, antica dimora dei conti Solaro, poi residenza sabauda a partire da fine Settecento, situato in posizione dominante sull'ampia valle del Tanaro, a metà strada da Asti e Alba, ospiterà la mostra di abiti storici dal titolo "Un luogo, un tempo, un abito" a cura dell'Associazione Culturale “Le vie del Tempo" di Sant'Ambrogio di Torino. Gli abiti saranno esposti lungo il percorso visita.

In apertura e in chiusura della mostra, sono inoltre previste due giornate speciali in cui i rievocatori in abiti storici ripopoleranno il castello narrando usi e costumi dei suoi abitanti e della loro vita a Govone.

Sabato 2 aprile: il '700 dei conti Solaro (artefici della trasformazione barocca dell'antico castello medievale) narrato con gli occhi della servitù ricordando la presenza di Jean-Jacques Rousseau a Govone.

Sabato 14 maggio: inizio '900, la Belle Époque, la villeggiatura di campagna e la letteratura al femminile ricordando Carolina Invernizio, scrittrice piemontese fra le più popolari, autrice di romanzi d'appendice tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento.

La mostra sarà visitabile nei consueti orari di apertura del castello: ogni venerdì, sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18. Mostra ed eventi sono compresi nel ticket di ingresso acquistabile online oppure in loco.

Aperture straordinarie: lunedì 18/04 (Pasquetta) e lunedì 25/04 (anniversario della Liberazione d'Italia)

CHIUSO domenica 17/04 (Pasqua).

La visita della mostra sarà anche l'occasione per ammirare lo splendido Castello Reale di Govone che, riplasmato nelle forme attuali tra Seicento e Settecento per volere dei conti Solaro, con interventi in parte ispirati ai disegni degli architetti Guarino Guarini e Benedetto Alfieri, passò alla Corona sabauda nel 1792, a seguito della morte dell'ultimo conte senza eredi diretti.

Dopo il periodo della dominazione francese del Piemonte, quando l'edificio venne spogliato di ogni arredo, ma salvato nella sua integrità architettonica da Teobaldo Alfieri di Sostegno, il castello di Govone tornò a re Carlo Felice di Savoia che, eleggendolo a residenza estiva preferita, ne promosse il restauro, insieme con la moglie Maria Cristina di Borbone, negli anni Venti dell'Ottocento.

Ricordiamo infine che le bellissime decorazioni marmoree della facciata rivolta a sud, inserite a metà Settecento, provengono dalla Reggia di Venaria Reale.

Per informazioni, cliccare qui.

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Articolo pubblicato il 01/04/2022