Un argento nelle sabbie libiche

Il tenente Alsona a Zanzur (Di Alessandro Mella)

Fu probabilmente in una grigia mattinata di settembre che la signora Giacinta Carmagnola, vedova Alsona, si vide recapitare un telegramma che mai avrebbe voluto ricevere. La notizia le piombò addosso come un macigno e non le restò che stringersi attorno ai suoi fratelli ed all’altro figlio Italo.

Era stata senz’altro molto orgogliosa del figlio appena perduto, così coraggioso che a soli sedici anni si era meritato una medaglia al valor civile per aver salvato un amico che rischiava d’annegare.

Ma ora, quel suo ragazzo, lei non l’aveva più.

Tutto era iniziato molto tempo prima quando Giovanni Battista (a volte indicato anche come Ugo) si era arruolato nel Regio Esercito Italiano passando dall’’Accademia Militare alla Scuola d’Artiglieria e Genio, contestualmente alla nominata a sottotenente, nel 1901. (1)

Il giovane ufficiale non poteva certo immaginare quanto sarebbe stato turbolento il nuovo secolo e prese la carriera militare fiducioso verso l’avvenire.

Nominato tenente al 6° Artiglieria di campagna e passati un po’ d’anni si ritrovò in linea nel difficile teatro operativo della Cirenaica e Tripolitania in seguito alla Guerra Italo-Turca del 1911 e 1912.

Tra i molti luoghi chiave di quei tempi vi fu l’oasi di Zanzur-Sidi Bilal che l’8 giugno 1912, dopo una durissima battaglia, gli italiani avevano sottratto ai turchi.

Tuttavia, le milizie nemiche avevano presto ripreso il controllo di quell’area per cui il generale Ragni avviò una nuova operazione di riconquista il 20 settembre successivo.

Inizialmente lo scontro coinvolse la fanteria del 52° che già si trovava nei pressi dell’oasi ma, dopo la reazione turca, fu necessario garantirsi l’appoggio dell’artiglieria e di altri fanti del 23°. Qualche imprudenza di questi ultimi animò il nemico che attaccò con vigore costringendo gli italiani ad una lunga, ma poi vittoriosa, resistenza condotta anche con attacchi all’arma bianca.

In quel turbinio di ferocia il giovane tenente torinese Alsona decise, forse per meglio indirizzare il fuoco dei pezzi della propria batteria, di lasciare i trinceramenti e tentare un’esplorazione che tuttavia gli fu fatale perché una palla di moschetto lo centrò nel petto. Le notizie, considerando che i morti ed i feriti di quei combattimenti furono tantissimi, giunsero così confusi che lo stesso giornale a pagina 5 ne annunciò il ferimento ed a pagina 2 la morte. Del resto, occorsa dopo qualche giorno dalla ferita:

Il Comando del 6° reggimento artiglieria da campagna di stanza nella nostra città è stato avvisato che nella battaglia del 20 corrente a Zanzur è caduto gravemente ferito al petto il tenente Giovanni Battista Alsona, il quale comandava una sezione di pezzi modello 1906. (2)

Un ufficiale torinese ferito a Zanzur. Fra i sedici ufficiali feriti nella giornata campale di Zanzur vi è pure un nostro concittadino, il tenente Alsona, appartenente al 6° reggimento artiglieria da campagna. Il tenente Alsona è imparentato con la famiglia Gilardini. A lui ed ai suoi prodi compagni inviamo l'augurio di una rapida guarigione. (3)

Qualche giorno dopo lo stesso quotidiano ne rievocò solennemente la limpida figura di giovane soldato:

Giovanni Ugo Alsona torinese, tenente nel 6° reggimento d'artiglieria da montagna, morto il 26 corrente a Tripoli, in seguito ad una ferita al petto riportata nella battaglia di Zanzur, del 20 corrente. Era decorato di una medaglia di bronzo al valor civile fin dall'età di 10 anni, per avere salvato un amico, che era in procinto di annegare nel Po. Partito colla prima spedizione per la Libia, aveva preso parte a lutti i combattimenti presso Tripoli, nei quali, si distinse tanto da essere proposto per alcune medaglie al valor militare. Alla battaglia di Zanzur comandava la 3a Batteria Krupp. (4)

Il 6 aprile 1913, allo Stadium di Torino, si tenne una solenne cerimonia alla presenza del Duca di Genova e della Principessa Letizia vedova del Duca d’Aosta Amedeo nel corso delle quale vennero consegnate numerose decorazioni al valore militare ai soldati viventi ed alle famiglie dei caduti (5).

Tra loro i parenti dell’Alsona cui era stata concessa la medaglia d’argento con la seguente motivazione:

Alsona Giovanni Battista, tenente nel 6° reggimento artiglieria da campagna. Già distintosi il 26 ottobre 1911 ad Henni per calma e fermezza, si spingeva audacemente in avanti, il 6 novembre, fuori delle trincee per eseguire una esplorazione in terreno fortemente battuto da fuoco nemico. Rimaneva colpito da una palla sul campo di battaglia di Sidi Bilal (20 settembre 1912) e soccombeva in seguito alla ferita (6).

Fu, così, onorato il coraggio di un valoroso ufficiale che, in un momento discusso e particolare della nostra storia, sacrificò la sua giovinezza nella speranza di compiere al meglio il suo dovere. E questo gli fa meritare tutto il nostro rispetto e la giusta memoria.

Alessandro Mella

 

NOTE

1) Ministero della Guerra – Giornale Militare Ufficiale - Bollettino delle Nomine, Dispensa 36, 23 agosto 1902, p. 525.

2) La Stampa, 266, Anno XLVI, 26 settembre 1912, p. 2.

3) Ibid., 266, Anno XLVI, 26 settembre 1912, p. 5.

4) Ibid., 271, Anno XLVI, 29 settembre 1912, p. 3.

5) Ibid., 94, Anno XLVII, 5 aprile 1913, p. 5.

6) Archivio dell’Istituto del Nastro Azzurro fra Decorati al Valor Militare.

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Articolo pubblicato il 18/04/2022