Da Andorno al Plava

L’eroismo del sottotenente Margary (di Alessandro Mella)

Il Novecento, con le sue immani ed innumerevoli tragedie, fu un secolo ricco di idealisti ed eroi che fecero davvero la storia. Spesso personaggi ingiustamente considerati minori e non sufficientemente ricordati se non a livello locale per merito di pochi storici davvero lodevoli che ne rievocano, faticosamente, la memoria nei paeselli d’origine.

È il caso, ad esempio, di Armando Margary nato nella frazione Cacciorna d’Adorno, oggi in provincia di Biella allora di Novara, il 6 agosto 1891 figlio di Giovanni, medico stimato, e di Maria Martellero. (1)

Giovane studente, aspirante farmacista, fu chiamato alle armi ed all’ingresso dell’Italia nella Grande Guerra egli svolgeva il servizio di leva come ufficiale di complemento del 53° reggimento di fanteria e, giocoforza, fu subito inviato verso il fronte alle Dolomiti. (2)

Tra il mese di maggio e quello d’ottobre del 1915 prese parte ai principali combattimenti che si svolsero sul Monte Carbonin, sul Monte Piana e presso le Tre Cime di Lavaredo ove si distinse sempre per coraggio, precisione e stoicismo.

Dopo quelle prime esperienze belliche, nominato aiutante, venne trasferito al 55° reggimento di fanteria e qui destinato al fronte del Sabotino ed Isonzo di fronte a Gorizia. Fu proprio durante un assalto di fucilieri al Monte Sabotino che cadde eroicamente il 1° novembre 1915:

Sul campo dell’onore, compiendo il massimo dovere per la grandezza della Patria, è caduto gloriosamente, mentre conduceva all’assalto i suoi fucilieri sull’Isonzo al principio di Novembre, Margary Armando fu Dottore Giovanni Sottotenente di Fanterie, Aiutante maggiore in seconda proposto per la medaglia d’argento al valor militare. Ne dànno il doloroso annunzio i fratelli, le sorelle, le famiglie Guzzano, Mantellero, Margary. Andorno, 21 novembre 1915. (3)

La sua scomparsa fu una notizia molto dolorosa per la sua famiglia anche perché i resti del giovane ufficiale erano stati inumati al fronte, al cimitero di Sagrado, ove tanti altri caduti erano stati sepolti nella lunga attesa del lontano ritorno a casa.

La proposta per la medaglia d’argento si tradusse in una concessione del bronzo al valore militare con la seguente motivazione:

Funzionando da aiutante maggiore, si portava verso i reticolati nemici per incitare i soldati a proseguire nell’avanzata, dando prova di esemplare fermezza e coraggio. Cadeva colpito a morte. Monte Sabotino, 1° novembre 1915. (4)

La notizia della concessione della medaglia di bronzo fu un piccolo conforto per la disperata famiglia ed in particolare per lo zio e tutore, il padre Giovanni era morto da tempo, comm. avv. Andrea Guzzano che tanto si prodigò nel tempo per la memoria del suo caro. (5) Fu proprio lui, il 14 marzo 1917, a ritirare la medaglia a Novara alla Caserma Cavalli.

Ci fu, in verità, anche un po’ di confusione sui giornali circa l’onorificenza conferita al giovane combattente:

LA MEDAGLIA DI BRONZO anziché l’encomio solenne - ci osservano da Andorno - venne conferita al Sottotenente di fanteria ARMANDO MARGARY di Andorno, caduto al Sabotino li 1° novembre 1915. (6)

La Regia Università di Torino non mancò di commemorare i suoi studenti scomparsi in guerra e tra loro anche il nostro Armando al quale fu conferita la laurea postuma ad honorem il 27 maggio 1918. (7) Egli rimase in “zona di guerra” fino alla fine delle ostilità quando, con tutti i limiti d’allora ed i tempi fisiologici, iniziò il parziale “rimpatrio” delle salme dei moltissimi caduti.

Anche il sottotenente Margary, dopo anni, poté tornare al paese della sua famiglia e dei suoi cari:

SALME DI CADUTI BIELLESI. - Provenienti da Sagrado, sono transitate per la nostra stazione dirette ai paesi di origine, le salme dei Caduti: Colonnello Ettore Lace e sottotenente Armando Margary, di Andorno; o C. R, Giacomo Negro, di Sordevolo. (8)

 

Solenni onoranze ad Andorno alle salme di due ufficiali Caduti. Domenica 16, alle ore 9, avranno luogo ad Andorno solenni onoranze alle salme, ritornate dai cimiteri di guerra, del colonnello Lace cav. Ettore e del tenente Armando Margary. Autorità, Associazioni e cittadini sono invitati ad intervenire numerosi ai funerali. (9)

 

Sono tornate dal fronte al nativo paese di Andorno le salme del colonnello cav. Ettore Lace e del tenente Armando Margary. Solenni onoranze furono loro tributate. (10)

Oggi il giovane Armando è ricordato da qualche articolo come questo, dal monumento ai caduti di Andorno, ma come tutti gli eroi che si immolarono allora egli merita di vedere il suo ricordo rinnovato e consegnato al futuro. Perché il coraggio di questi ragazzi travolti dalla storia resti esempio e monito per le generazioni future.

Alessandro Mella

 

NOTE

1)         Margary Armando, Andorno (Novara), L'Università di Torino nella Grande Guerra, ultimo accesso il 09 febbraio 2022, https://www.grandeguerra.unito.it/items/show/115.

2)         L’Università di Torino a’ suoi prodi caduti per la Patria 1915-1918, Stamperia Reale Paravia, Torino, p. 87.

3)         La Tribuna Biellese, 94, Anno XXV, 25 novembre 1915, p. 2.

4)         Ministero della Guerra – Bollettino Ufficiale, Dispensa 64, 5 agosto 1916, p. 5279.

5)         Margary Armando, Andorno (Novara), L'Università di Torino nella Grande Guerra, ultimo accesso il 09 febbraio 2022, https://www.grandeguerra.unito.it/items/show/115.

6)         Il Biellese, 85, Anno XXX, 24 ottobre 1916, p. 1.

7)         L’Università di Torino a’ suoi prodi caduti per la Patria 1915-1918, Stamperia Reale Paravia, Torino, p. 87.

8)         La Tribuna Biellese, 73, Anno XXXII, 12 settembre 1923, p. 3.

9)         Ibid, 74, Anno XXXII, 15 settembre 1923, p. 3.

10)       La Stampa, 223, Anno LVII, 19 settembre 1923, p. 5.

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Articolo pubblicato il 04/04/2022