Corecom: azioni a favore dei cittadini

Il Corecom punto di riferimento del sistema radiotelevisivo

"Il Corecom è un organismo di servizio ai cittadini che quest’anno costerà meno degli anni precedenti con un taglio di 450 mila euro ai quali si sommano 2 milioni e mezzo di risparmi ottenuti con la efficace gestione delle conciliazioni gratuite. La riduzione del Comitato a soli tre componenti, peraltro di alto profilo, e l’ottenimento del completamento delle deleghe per arrivare all’arbitrato di quelle poche conciliazioni che non si riescono a chiudere, aumenterà ancora la soddisfazione degli utenti".

 

Così si è espresso il presidente del Consiglio regionale, Valerio Cattaneo, aprendo il 30 gennaio, nella Sala dei Presidenti di Palazzo Lascaris, la conferenza stampa del Comitato regionale delle comunicazioni del Piemonte.

 

“Sono convinto – ha affermato il vicepresidente dell’Assemblea legislativa, Roberto Placido – che il Corecom potrà essere un punto di riferimento del sistema radiotelevisivo in questo momento di crisi, anche per l’autorevolezza e l’equilibrio dei suoi componenti”.

 

“Quale forma di servizio pubblico vogliamo espletare? – si è chiesto il presidente del Comitato, Bruno Geraci – In tempi brevi e sul terreno fertile lasciato da Roberto Rosso e i suoi commissari, vogliamo favorire il quadro economico: spingeremo sulla digitalizzazione che ha una influenza positiva sul Pil. Cercheremo di attivarci affinché l'emergenza democratica che impedisce a quasi 700 mila piemontesi di usufruire del servizio pubblico regionale Rai e delle tv locali piemontesi cessi. Porteremo a compimento le conciliazioni con le deleghe di secondo livello e un migliore decentramento, incrementando il risparmio delle famiglie che devono affrontare problematiche con le compagnie telefoniche”.

 

Tiziana Maglione, vicepresidente del Corecom, ha affermato:

 

“Il Comitato contribuisce sensibilmente a deflazionare ulteriormente gli uffici giudiziari potenziando le conciliazioni con le deleghe di secondo livello. È importante ricordare che stiamo garantendo sempre meglio le riattivazioni d’urgenza dei servizi interrotti unilateralmente dai gestori della telefonia. Ciò significa incidere sul disagio principale patito dagli utenti che entrano in conflitto con le aziende erogatrici dei servizi di comunicazione”.

 

“Un altro appello ci è stato lanciato, solo ieri, in un importante convegno a Torino – ha asserito il terzo componente del Corecom, Ezio Ercole – e questi appelli vanno raccolti al di là delle competenze strettamente previste dalla legge: propongo al presidente di chiedere, quindi, la convocazione di un tavolo di confronto con le istituzioni e tutti i soggetti interessati alla crisi del sistema radiotelevisivo”.

 

Filippo Lucci, presidente del Corecom Abruzzo e coordinatore nazionale dei presidenti dei Corecom, ha elogiato il Comitato piemontese, tra i migliori d’Italia, per i risultati raggiunti, ed ha asserito: 

 

“Corecom come primo vero esempio di federalismo riuscito dei territori che funziona con bassi costi e tangibili risultati per i cittadini. I Comitati sono destinati a diventare sempre più punto di riferimento sul territorio con l’attivazione in ogni regione del Registro degli operatori della comunicazione e con lo snellimento delle procedure per l’erogazione dei contributi all’emittenza locale”.

 

La sala era gremita di giornalisti e di rappresentati delle tv locali che hanno sottolineato la gravità dei problemi con il rischio di chiusura di diverse aziende e la necessità di una rapida e decisa azione dei soggetti istituzionali e politici per salvare lo straordinario patrimonio piemontese costituito dal sistema radiotelevisivo locale.

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Articolo pubblicato il 30/01/2012