Torino. L’assalto all’Unione Industriale degli studenti & centri sociali in corteo. La polizia identifica 20 facinorosi

Le dichiarazioni di Forza Italia, del segretario del Siap, del sindaco Lo Russo e della UIL di Bologna

Gli studenti delle superiori sono tornati a manifestare ieri in tutta Italia, contro la scuola-lavoro e per un esame di maturità diverso.

Erano già scesi in piazza lo scorso 28 gennaio.

Momenti di tensione tra studenti e forze dell’ordine si sono vissuti anche a Torino, nel corso della manifestazione indetta  contro il sistema dell’alternanza scuola-lavoro, in seguito alla morte di due studenti, di 18 e 16 anni, Lorenzo Parelli, di Udice, e Giuseppe Lenoci di Ancona. 

Gli studenti, con la partecipazione  di esponenti dei centri sociali, hanno tentato di entrare nella sede dell’Unione degli industriali torinesi, dopo aver acceso fumogeni. Le forze dell’ordine in tenuta antisommossa hanno respinto il tentativo: ne sono nati momenti di tensione con manganellate da parte delle forze dell’ordine e bastonate da parte degli studenti.

E’ di sette carabinieri feriti il bilancio degli scontri avvenuti in via Vela.

Un tenente si trova in ospedale al Mauriziano per una ferita all’occhio. Lo confermano i carabinieri. Secondo quanto si apprendeci sarebbe anche un funzionario di polizia rimasto ferito durante le tensioni davanti all’Unione Industriale. Armati di pietre e bastoni, i manifestanti si sono staccati dal corteo e hanno forzato il cancello della palazzina dell’Unione Industriale.

Nel frattempo, il corteo è ripartito dopo una breve assemblea davanti agli uffici del Miur di corso Vittorio.

La Digos della Questura di Torino ha individuato, grazie ai filmati, una ventina di persone che ieri mattina a Torino hanno partecipato all'assalto dell'Unione Industriale. Tra questi - molti dei quali avrebbero partecipato, in prima fila, anche ai disordini dello scorso 28 gennaio in piazza Arbarello - compaiono sedici militanti del centro sociale Askatasuna, due attivisti del collettivo Osa e uno dei leader del Fronte della Gioventù Comunista. Verranno tutti denunciati per violenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Tra le prime dichiarazioni, quella dei responsabili torinesi di Forza Italia: ”Quanto avvenuto a Torino durante le proteste studentesche, in particolare l’assalto tentato a Confindustria, è di una gravitá assoluta. La violenza è il modo peggiore per sollevare questioni spinose, non si puó peró tralasciare che da decenni in Italia e in particolare a Torino ci siano gruppi di facinorosi, delinquenti seriali, balordi che usano come ‘scudo’ battaglie, a volte anche parzialmente condivisibili, per dare sfogo ai loro più bassi istinti che tutto hanno, tranne lo scopo di migliore la societá”.

“L’assalto a Confindustria e la ricerca di scontri con le forze dell’ordine”, prosegue la nota degli azzurri,” sono la testimonianza della regia politico ideologica che vi sta dietro e che dovrebbe essere sradicata all’origine assicurando alla giustizia i colpevoli. Piena solidarietà alle forze dell’ordine senza se e senza ma, come invece fatto da altri partiti nei giorni scorsi, troppo spesso conniventi con certe frange eversive. Infine una considerazione di contenuto: l’alternanza scuola lavoro non puó essere messa in dubbio. Esistono delle leggi che tutelano i lavoratori studenti in stage o in alternanza-scuola lavoro o in percorsi di apprendistato, sarebbe sufficiente farle applicarle e soprattutto controllare che vengano correttamente seguite. Sono leggi estremamente puntuali, lo Stato faccia la sua parte e controlli insieme alle scuole, agenzie formative e a chi aderisce a questi percorsi che tutto sia in regola.

Sicuramente, sostengono gl esponenti di Forza Italia, non puó essere messo oggi in discussione una azione che ci avvicina alla Germania con il sistema duale. Giusto il cordoglio, giusto sollevare la questione su maggiori controlli e perfezionare i meccanismi, no alla messa in discussione pretestuosa di un sistema che funziona in altri Paesi. Proviamo profondo cordoglio per la giovane vita persa sul posto di lavoro mentre era in stage, ma non esistono morti di seria a e b, tutte le morti sul lavoro hanno pari dignità e gravitá e vanno messe in campo azioni adeguate per fronteggiarle, ma non con più leggi bensì con più controlli e azioni di prevenzione”. Ad affermarlo in una nota il coordinatore cittadino di Forza Italia Torino Marco Fontana il coordinatore provinciale azzurro Roberto Rosso e il coordinatore cittadino dei Giovani di Forza Italia Marco Gitto.  

 

Un pò patetica la dichiarazione del sindaco Lo Russo che nello scorse settimane aveva preso un posizione dura nei confronti della polizia che era intervenuta per disperdere un corteo non autorizzato di studenti.

 

“Darò le comunicazioni lunedì in consiglio, acquisiti tutti gli elementi. Sicuramente per il momento posso dire che le scene viste di fronte all'Unione industriali sono intollerabili quindi la mia solidarietà alle forze dell'ordine aggredite e ai feriti è assoluta".

Lo sostiene il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, mentre  commenta i disordini avvenuti ieri mattina durante il corteo degli studenti.

 

"Scene che non hanno nulla a che vedere con le legittime e per certi aspetti condivise istanze degli studenti - aggiunge - che sono istanze legate all'attenzione al mondo dei giovani, a una scuola più efficiente, al tema della sicurezza sul lavoro".

 

"Mi dispiace, conclude Lo Russo, che purtroppo altri approfittino della buona e corretta voglia di farsi sentire da parte degli studenti, facendo degenerare le manifestazioni per fini che, è evidente, non hanno nulla a che vedere con quello che è lo spirito nobile di queste manifestazioni".

               

Ci sono inoltre pervenute le dichiarazioni del Segretario Generale Provinciale del Siap Pietro Di Lorenzo: “Quello che sta accadendo in queste ore è la miglior risposta a tutte le strumentalizzazioni delle scorse settimane contro la Polizia.

Immagini e video chiarissimi nella loro durezza, a guidare gli studenti in protesta ci sono, come sempre, i professionisti del disordine dei centri sociali che stanno dando l’assalto a palazzi e forze dell’ordine schierate”.

“La politica ipocrita, sostiene Di Lorenzo, ha voluto scaricare sulla polizia in piazza la responsabilità di quanto accaduto le settimane scorse, e mentre contiamo i primi feriti tra le nostre fila non possiamo che chiamarla a rispondere di quanto accade nelle nostre strade.

L’incapacità di assumere decisioni e farle rispettare senza ondivaghe interpretazioni a seconda delle spinte politiche, sostiene Di Lorenzo, è un pessimo segnale della debolezza di uno Stato che viene pagata dai cittadini, dai poliziotti ed in questo caso dai ragazzi in balia dei cattivi maestri”.

La Uil di Bologna ha rivolto questo messaggio a tutti gli studenti in Italia che stavano partecipando alle manifestazioni

 

“Su un tema al centro delle vostre rivendicazioni, però, dissento in parte e per questo mi piacerebbe confrontarmi con voi: mi riferisco al Pcto. Il Pcto o alternanza scuola-lavoro è altro; è uno strumento che permette a molti di voi, ancora sui banchi di assaggiare in ambiente protetto il mondo del lavoro. Va cambiata, non abolita perché è stata concepita in fretta e male, poi è stata modificata in peggio senza prevedere, oltretutto, controlli stringenti. Ed ecco perché noi stiamo cercando di trasformarla”. Sono le parole di Giuliano Zignani, segretario generale della Uil Emilia Romagna, che in una lettera rivolge agli studenti che oggi scendono in piazza per protestare contro l’alternanza scuola lavoro, le nuove modalità dell’esame di maturità e chiedere le dimissioni del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. Zignani esprime inoltre tutta la solidarietà del sindacato per gli studenti in piazza e anzi sottolinea come sia un modo per loro per riprendersi i propri spazi, dopo questi anni di pandemia”.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 19/02/2022