Governo. Cosa deciderà oggi il Consiglio dei Ministri?

Green pass, cosa cambia da martedì: dalle multe al certificato nei negozi, alla stretta sui No vax

Archiviata, almeno momentaneamente la sbornia quirinalizia, oggi pomeriggio dovrebbe riunirsi il consiglio dei ministri. Tra le probabili decisioni, un decreto legge che, tra le altre misure, uniformerà le regole anti-Covid per le scuole primarie e secondarie e che dovrebbe eliminare la norma dell'obbligatorietà delle mascherine all'aperto.

Su quest'ultimo tema si dovrebbe andare nella direzione di una semplice circolare del ministero della Salute. Sul tavolo anche il tema delle discoteche per cui è prevista al momento la chiusura fino a fine mese. Il Cts, secondo quanto si apprende, vorrebbe prorogare lo stop per un altro mese ma la valutazione sarà fatta dal governo.

Per quanto riguarda le fasce a colori delle Regioni l'ipotesi, sempre secondo quanto si apprende, sarebbe quella di mantenere solo il colore rosso. Mentre non verrà accolta la richiesta delle Regioni di consentire agli studenti positivi ma asintomatici la didattica in presenza.

Per quanto riguarda l'estensione della durata del green pass rafforzato, il tema sarà affrontato in un successivo Consiglio dei ministri. L'obiettivo è di muoversi nella direzione del pronunciamento dell'Aifa.

Sempre secondo quanto si apprende non è previsto all'orizzonte alcun rimpasto, richiesto dai partiti, prima delle figuracce quirinalizie.

Sabato i presidenti di Regione sono stati accolti dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, riferisce chi era presente all'incontro, avrebbe ringraziato i 'governatori' per il lavoro svolto nella lotta al covid. "Il presidente della Repubblica ci ha detto che ora bisogna far ripartire il Paese e pensare alle urgenze da affrontare", spiega uno dei presidenti di Regione ricevuto dal Capo dello Stato.

Questa settimana in realtà ci dovrebbe essere un doppio Consiglio dei ministri. Dopo i giorni di pausa del governo in attesa della fumata bianca sul Quirinale. In tale ambito, il governo dovrà valutate le misure -a cui lavorano i tecnici del ministero della Salute- sulla proroga della validità del green pass rilasciato ai vaccinati con tre dosi.

L'ipotesi prevalente è quella di un certificato vaccinale senza limiti per i cosiddetti 'boosterizzati', in attesa di capire cosa verrà deciso dalle autorità regolatorie sulla quarta dose.

Da martedì, 1 febbraio, cambieranno le regole per i non vaccinati. Infatti, il certificato verde sarà ridotto dagli attuale 9 ai 6 mesi di durata. Sarà inoltre obbligatorio per entrare nei principali negozi e attività, così come sarà obbligatorio per tutti gli over 50 essere in regola con il ciclo vaccinale per non incorrere nelle sanzioni previste dalle norme.

Come previsto dal decreto Festività, approvato dal consiglio dei ministri per evitare il rischio assembramenti durante Natale e Capodanno in piena quarta ondata Covid, il Green pass sarà ridotto da 9 a 6 mesi.

Un provvedimento che avrà anche effetto retroattivo. Più corpose, invece, le modifiche sull'obbligo di certificato per entrare nei principali negozi.

Da martedì, infatti, sarà necessario presentare il proprio QR code (ottenibile tramite vaccino, tampone o certificato di guarigione) per entrare nei principali uffici ed attività, poste, banca e librerie comprese.

I titolari o gestori degli esercizi non sono però obbligati a verificare il possesso del Green pass, ma possono effettuare dei controlli a campione. Resta consentito il libero accesso, tra gli altri, nei negozi di generi alimentari in quelli per la vendita del cibo per gli animali domestici, nei distributori di carburante, nei negozi di vendita di articoli igienico-sanitari, in farmacie, parafarmacie e ottiche.

In questo caso, i titolari di questi esercizi devono però verificare che i clienti non consumino alimenti e bevande sul posto. La stretta dall'1 febbraio riguarderà in particolare gli over 50 che non si sono sottoposti al vaccino obbligatorio.

Si tratta di circa un milione e mezzo di persone che dovranno pagare una sanzione una tantum di 100 euro, come deciso dal decreto che ha imposto l'obbligo vaccinale per quella fascia d'età. Saranno esentate, ovviamente, le persone che non hanno fatto il vaccino per motivi di salute, salvo la presentazione di una certificazione medica.

I controlli per le sanzioni saranno fatti a campione e le multe saranno inviate dall'Agenzia delle entrate su segnalazione del Ministero della Salute.

Il prossimo step arriverà, infine, il 15 febbraio quando entrerà in vigore l'obbligo del Super Green pass per tutti i lavoratori over 50. Chi verrà sorpreso senza il certificato rischia una multa che varia dai 600 ai 1.500 euro. Chi, invece, non presenterà la documentazione sarà considerato assente ingiustificato con la sospensione dello stipendio, ma mantenendo comunque il lavoro.

 

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Articolo pubblicato il 31/01/2022