"La politica del ricatto è inaccettabile"
Palazzo Lascaris

I Consiglieri regionali Pedrale e Leo intervengono sulla diatriba Lega Nord - Formigoni

“Il metodo scelto da Bossi per lanciare un avvertimento al Pdl sulle questioni politiche nazionali ci sembra francamente inaccettabile”.

 

Con queste parole il presidente del Gruppo consiliare regionale del Pdl Luca Pedrale e il consigliere Giampiero Leo, responsabile del settore cultura per il Coordinamento regionale del Popolo della Libertà ed esponente di spicco dell’area cattolica del partito, commentano le dichiarazioni di Umberto Bossi, che ieri ha minacciato di far saltare il governo lombardo se Berlusconi non farà cadere il governo Monti.

 

“Ricatti o eventuali ritorsioni sulla Giunta regionale lombarda – hanno aggiunto Pedrale e Leo – sono sia fuori da ogni logica politica corretta, che non può avvalersi di intimidazioni e minacce, sia dal concetto di bene comune e utilità generale”.

 

“Il governo della Regione Lombardia – precisano i due esponenti del Pdl – così come quello del Veneto e del Piemonte, nascono da una designazione del popolo sovrano e se si devono fare delle valutazioni o delle scelte queste devono avere come oggetto l’interesse delle popolazioni amministrate e non quello dei singoli partiti”.

 

“Credendo dunque fermamente in questi principi – hanno concluso Pedrale e Leo – auspichiamo che il presidente della nostra Regione Roberto Cota, uomo di primo piano della Lega a livello nazionale e persona di cui abbiamo grande stima, voglia e possa far sentire anche la sua voce con i vertici leghisti per sostenere una linea politica che sia nel senso della democrazia e del bene comune e non di posizioni partigiane e strumentali”.

 

 

 

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Articolo pubblicato il 23/01/2012