In tempi di internet, la grafica, e non solo, è importante per poter accedere ai servizi e così le biblioteche civiche torinesi si dotano di un nuovo portale web attraverso cui è possibile prendere visione del materiale bibliotecario.

Oltre al vecchio portale ancora attivo per tutte le biblioteche della Regione Piemonte LibriInLinea, le biblioteche civiche torinesi offrono la possibilità di accedere ai loro testi (ma anche a film e cd musicali) con l'ausilio del nuovo portale delle BibliotecheTorinesi

Nella pagina principale si ha un elenco degli ultimi libri disponibili con tanto di grafica della copertina e poi è possibile, ovviamente, ricercare il materiale per titolo o autore.

Cliccando su "Ricerca avanzata" si possono effettuare ricerche per livello bibliografico, nazione, lingua e soprattutto, poiché è una novità, per anno di pubblicazione a partire dal 1450

Una volta scelto il testo da cercare, il portale propone, in una veste grafica tutta nuova, l'elenco delle edizioni disponibili e per ciascuna la lista delle biblioteche in cui è presente il testo con l'indicazione dell'eventuale mancanza e della data di rientro.

Per i testi mancanti, poi, è possibile, telefonando alla biblioteca civica torinese più comoda, prenotare gratuitamente il testo presente in un'altra biblioteca civica torinese ed essere avvertiti telefonicamente o via mail nel momento in cui il testo sarà disponibile e il tutto nel giro di pochi giorni.

Il nuovo portale è opera di Comperio s.r.l. che dal 2008 si occupa della realizzazione di soluzioni per il mondo delle biblioteche e dei sistemi bibliotecari (Torino, Milano, Verona, Vicenza, ...)

In un'epoca in cui il libro tradizionale corre il rischio di tramontare, è un ottimo segnale che una città come Torino punti, anche attraverso una migliore fruizione con un catalogo on line più efficace, sul sistema bibliotecario; e negli anni in cui il capoluogo piemontese viene ad essere sempre più multietnico, il sistema bibliotecario cittadino propone qualcosa come quasi 500.000 libri di cui circa 200.000 in lingua straniera.

Marco Pinzuti