Covid 19: Chi sta ciurlando nel manico?

Il Codacons invita il premier Draghi a rettificare le sue affermazioni sui decessi da Covid, altrimenti sarà inevitabile una denuncia per procurato allarme

La situazione venutasi a creare nelle ultime settimana con la diffusione dei contagi causati da Omicron, per fortuna ha attenuato la scia dei decessi e dei ricoveri in terapia intensiva che si era verificata con le precedenti varianti.

Le disposizioni governative che hanno di fatto obbligato migliaia di cittadini a ricorrere ai tamponi per poter lavorare o partecipare alla vita sociale, hanno contribuito di fatto a registrare un picco nel numero totale dei contagi, pur senza gravi conseguenze.

Parallelamente siamo soffocati da un’informazione opprimente e contradditoria, alimentata dalla Cabina di regia e dalle propaggini del ministero della Salute e si sta delineando, con i provvedimenti in atto, una profonda spaccatura sociale tra vaccinati (che continuano ad infettarsi tra di loro) e non vaccinati che accettano la vita claustrale. Tra costoro, non ci sono vocianti o sabotatori, bensì molti soggetti portatori di patologie incompatibili con la vaccinazione, ma ghettizzati dagli organi competenti delle ASL che non procedono neppure ad accertamenti sanitari a tutela del cittadino.

In siffatta situazione gli organi decisori degli Stato dovrebbero almeno mantenere assoluta imparzialità e correttezza, nell’assumere decisione e diffondere notizie ufficiali, invece, pare stia succedendo l’opposto.

Chi ha interesse a intorbidire le acque ad a favorire la diffusione di dati truffaldini?

E sconcertante e drammatica la segnalazione ufficiale emessa dal Codacons, l’organismo per la tutela dei diritti di utenti e consumatori: ”Grave errore sul numero di decessi da Covid da parte del Premier Mario Draghi, che viene invitato oggi (26 dicembre) dal Codacons a rettificare le affermazioni rese in occasione della conferenza stampa del 22 dicembre scorso”.

Seguono affermazioni dettagliate di estrema gravità!
“Nel corso del suo intervento il Presidente del Consiglio ha affermato che “dei decessi, tre quarti non sono vaccinati”.

Numeri tuttavia smentiti dagli ultimi dati disponibili pubblicati dall’Istituto superiore di Sanità (ISS), secondo cui dal 22 ottobre al 21 novembre i morti per COVID-19 in Italia sono stati 1.755: tra loro 722 non erano vaccinati, mentre 1.033 avevano ricevuto almeno la prima dose del vaccino. Il 58,9% dei morti, quindi, aveva ricevuto almeno una dose e il 41,1% non era vaccinato. Esattamente l’opposto di quanto affermato da Draghi”.

“Possiamo capire”, prosegue la nota del Codacons, “che un Premier possa esagerare nelle sue dichiarazioni ma sui dati, specie se così delicati perché relativi ad una emergenza sanitaria in atto, deve sempre mantenere una serietà assoluta, per evitare di provocare paure e sofferenze inutili specie durante le festività”.
“Per tale motivo il Codacons invita oggi il Premier Draghi a rettificare le errate informazioni fornite ai cittadini, altrimenti sarà inevitabile una denuncia in Procura per procurato allarme”.

Siamo sbalorditi! Quale ruolo sta giocando il presidente del consiglio? Rimaniamo in attesa della sua autorevole presa di posizione e di leggere i chiarimenti del caso.

Intanto il presidente Draghi dovrebbe invitare i suoi pretoriani ad iniziare dal ministro Speranza alla moderazione evitando di diffondere allarme sociale.

“Le parole sono pietre”, scriveva Carlo Levi. Forse il potentino Speranza nelle sua microcultura non è ancora riuscito ad assimilare l’alto insegnamento dello scrittore torinese.

 

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Articolo pubblicato il 30/12/2021