Un discreto Toro ha domato un brillante Ascoli che lascia l'Olimpico sconfitto ma con l'onore delle armi.

La vittoria è scaturita da due lampi di Antenucci, ottimo a concretizzare nel migliore dei modi due sue perfette progressioni: le due reti suggellano una partita esemplare che lo ha visto impensierire più volte la retroguardia ascolana.

Al 19° del primo tempo la prima rasoiata, che infila l'angolo alla sinistra del portiere bianconero Guarna, regala al Toro un vantaggio che non si era concretizzato per la sterilità in fase conclusiva.

Il gol non fa comunque decollare i granata che subiscono, su azione di calcio d'angolo, il pareggio per opera di Ciofani, difensore ospite al punto giusto nel momento giusto.

Era il 27°: tutto da rifare.

Così finisce il primo tempo senza particolari emozioni sia da una parte sia pure dall'altra.

La ripresa scorre sulla falsariga della prima frazione di gioco fino al 22°, minuto che registra la seconda prodezza di Mirco Antenucci che se ne va nei sedici metri e mette in rete da posizione assai angolata ancora sulla sinistra di Guarna che, forse, in quest'occasione avrebbe potuto far meglio.

Poco più avanti Di Cesare potrebbe chiudere i conti, ma la traversa gli nega il piacere del gol.

E così, come frequentemente accade, a gol mancato gol subìto.

Ma questa volta la leggenda viene sfatata: a 6 minuti dal termine Coppola respinge una staffilata di Papa Waigo; la ribattuta di Sbaffo va fuori di poco.

Finale tutto granata con Basha e Antenucci che sfiorano la marcatura legittimando il verdetto del campo.

C'è da dire che Mirco Antenucci, giocando nel suo ruolo e cioè di punta centrale fa sentire il suo peso; manca all'appello Capitan Bianchi che deve ritrovare se stesso.

Soddisfatto il Mister Giampiero Ventura: sabato il Toro ritrova il Cittadella, l'undici che all'Olimpico portò via un meritatissimo pareggio (1/1) dopo aver più volte sfiorato il vantaggio: il pieno recupero di Rolandinho potrebbe coincidere con la trasferta al "Pier Cesare Tombolato".