"Denunciamo la bocciatura dei quesiti referendari: così si nega il diritto di esprimersi tramite il voto"
Magdi Cristiano Allam

Ferma posizione del Movimento "Io amo l'Italia"

"Io amo l'Italia", il movimento politico fondato dall'europarlamentare Magdi Cristiano Allam, denuncia la decisione della Corte Costituzionale di dichiarare inammissibili i quesiti referendari firmati da oltre 1 milione di italiani ed aventi ad oggetto, il primo, l’abrogazione totale dell’attuale legge elettorale (cosiddetto “Porcellum”) ed il secondo, l’abrogazione delle modifiche da essa introdotte nella normativa in precedenza vigente (il “Mattarellum”), costituendo un esito ingiusto, arbitrario e gravemente pregiudizievole nella misura in cui priva gli italiani del più fondamentale diritto di partecipazione alla vita democratica del Paese, impedendo loro di pronunciarsi su una legge approvata dal Parlamento e quindi di esercitare, attraverso l’istituto referendario, la sovranità di cui sono titolari per espresso disposto dell’articolo 1 della Costituzione.

Agli italiani viene così inibita, afferma il portavoce,  la possibilità di far sentire la propria voce su un sistema elettorale che, cancellando il voto di preferenza ai singoli candidati, compromette alla radice qualsiasi rappresentatività popolare degli eletti in Parlamento, rendendoli sempre più succubi di una classe politica che ha abdicato al proprio ruolo scegliendo di auto-commissariarsi delegando il governo dell'Italia ai poteri finanziari che imperversano a livello globale con esiti disastrosi per la nostra economia, la nostra società e la nostra civiltà.

"Io amo l'Italia" rileva inoltre che dopo la decisione del capo dello Stato Napolitano di impedire agli italiani di scegliere un nuovo governo a seguito della scelta di Berlusconi di rassegnare le dimissioni, imponendo in modo arbitrario un capo di governo che non è stato eletto e che non risponde del suo operato agli italiani, lascia individuare un ruolo ostativo di Napolitano nella sua veste di Presidente del Consiglio superiore della magistratura.

E' evidente, rincara, che Napolitano preferisce decidere in modo autoritario anziché affidarsi alla libera scelta degli italiani.

Specificatamente Napolitano non ha voluto, ha proseguito il portavoce, che il voto referendario potesse intralciare l'attività del governo Monti che dopo aver vessato gli italiani con nuove tasse inique a partire dalla tassa sulla prima casa, mentre si appresta all'insegna delle liberalizzazioni a svendere i gioielli dello Stato e a porre l'Italia nelle mani delle multinazionali uccidendo le micro, piccole e medie imprese che rappresentano il 97% dell'Italia onesta e laboriosa, mira ad alienare del tutto la nostra sovranità politica sottomettendo l'Italia ad un super-Stato europeo governato dai banchieri e dai burocrati dell'Unione Europea asservita all'euro e priva di un'anima.

"Io amo l'Italia" ha  annunciato in chiusura che si impegnerà a tutti i livelli affinché, da un lato, venga restituito agli italiani il diritto di scegliere il proprio futuro attraverso l'esercizio della libertà di voto e, dall'altro, si crei una mobilitazione popolare contro la svendita della nostra sovranità nazionale ai poteri finanziari forti e all'oligarchia franco-tedesca.

 

 

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Articolo pubblicato il 13/01/2012