Nuovo piano socio sanitario regionale
L'ospedale di Vercelli

Scongiurato il rischio di assorbimento degli ospedali di Vercelli e Borgosesia

“Tramontata l’ipotesi della divisione tra ospedali e territorio, prevista nella prima bozza del piano di riordino della sanità piemontese, gli ospedali di Vercelli e Borgosesia restano all’interno e alle dipendenze dell’Asl di Vercelli, e non ci sarà alcun assorbimento ad opera dell’Ospedale Maggiore di Novara. Questo consentirà, in prospettiva, il rafforzamento e il miglioramento dei servizi sanitari dei due presidi ospedalieri vercellesi”.

 

Lo annuncia il presidente del Gruppo consiliare regionale del Pdl Luca Pedrale, al termine della riunione odierna della Commissione Sanità.

 

“L’assessore regionale alla Sanità Paolo Monferino – spiega Pedrale – ha confermato, su mia richiesta, la volontà di fare dell’Ospedale di Vercelli un ospedale di riferimento (Hub). In questa maniera vi sarà la possibilità di portare da Novara a Vercelli alcune specialità, come Chirurgia Toracica, che potrà così operare in sinergia con la pneumologia vercellese, oltre ad alcune attività di media complessità di Cardiochirurgia e la creazione di una sezione distaccata a Vercelli del corso di studi in Scienze Infermieristiche della Facoltà di Medicina. Questo significherebbe, dopo tanti anni, il ritorno della Facoltà di Medicina a Vercelli, con la presenza di decine di allievi infermieri negli ospedali di Vercelli e Borgosesia”. “E’ chiaro – precisa il presidente – che questo consentirebbe una maggiore e migliore assistenza sanitaria ai pazienti dei due presidi ospedalieri”.

 

“Saranno invece centralizzati a livello di quadrante – ha concluso Pedrale – in una società o agenzia pubblica, una serie di funzioni non sanitarie come l’acquisto e l’approvvigionamento di beni e servizi, la gestione del materiale dei magazzini e della logistica, i servizi informatici, la gestione del personale, la contabilità ed altre funzioni non di assistenza sanitaria”.

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 12/01/2012